Mentre Microsoft è pronto a lanciare Spartan nelle settimane e mesi a venire, è un altro browser che è da nato da poco. Battezzato Vivaldi, è nato dal desiderio di Jon von Tetzchner di produrre “un browser per noi e anche per i nostri amici. Un browser veloce, molto ricco in funzionalità, altamente flessibile e pone l’utente al centro dell’attenzione.” Jon von Tetzchner, che ha finanziato il suo sviluppo, non è di certo un novellino in questo campo. Nel 1994, aveva co-fondato una piccola struttura che avrebbe dato alla luce Opera che, versione dopo versione, ha introdotto sempre nuove funzionalità, a volte prima dei rivali. Deluso dalla direzione intrapresa dalla sua creazione, l’ex CEO di Opera ha quindi deciso di creare un nuovo browser.
Questa prima technical preview mostra chiaramente che Vivaldi oltrepassa Opera e alcune delle sue funzionalità. Troviamo quindi lo SpeedDial che consente di aprire velocemente i siti visitati regolarmente. Ma Vivaldi si propone anche come uno strumento per coloro che con il web ci vivono. Così, Tab Stacks offre all’utente la possibilità di unire le schede in una unica pagina, una funzione scomparsa da Opera. Si tratta di una scheda con piccoli trattini che rappresentano le altre schede raggruppate. Si passa da uno all’altro cliccando su questi trattini.
Vivaldi propone di prendere delle note da uno sito web. Si accede alle note da una barra laterale che può essere nascosta facilmente, si scrive il testo, si copia la URL se ci si vuole riferire ulteriormente ed è anche possibile realizzare una cattura schermo dall’interfaccia. Il nuovo browser di Jon von Tetzchner propone anche dei Quick Commands, scorciatoie sulla tastiera che dovrebbero essere migliorate pian piano per consentire un utilizzo più veloce.
A livello tecnico, Vivaldi ha scelto Chromium come base, visto che è molto difficile ormai avere le risorse per sviluppare un motore from scratch. Optando per la soluzione di Google, si posiziona quindi allo stesso livello di numerosi browser da Chrome a Opera. L’obiettivo non sarà certo di detronizzare Chrome, Internet Explorer o Firefox, ma piuttosto di tentare di rubare la scena a Opera che si posiziona al 5° posto con circa 1.43% delle quote di mercato secondo StatCounter.
Con un team di 18 ingegneri, di cui la metà proviene da Opera, l’obiettivo non sarà semplice da raggiungere. Oltre al mantenimento delle versioni Windows, Mac OS X e Linux, gli sviluppatori di Vivaldi dovrebbero presto introdurre delle varianti per tablet e smartphone. Ma come lo spiega il sito ufficiale, Vivaldi è stato concepito per essere flessibile. E’ “un sito web costruito con il web”. Un modo per dire che integra numerose tecnologie internet. Jon von Tetzchner insiste sul fatto che Vivaldi verrà arricchito con nuove funzionalità innovative e mai viste prima. A giudicare dai primi risultati ottenuti, Vivaldi gira a livelli di Chrome. Una buona notizia vista la velocità di quest’ultimo. Ma ora bisogna capire perché scegliere Vivaldi. Detto in poche parole, sarà grazie alle sue funzionalità che Vivaldi potrà distinguersi dalla concorrenza. Idee e non prestazioni per fare la differenza quindi.
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