Quali sono i peggiori telefoni della storia? In questo viaggio dell’orrore andremo a scoprire dieci modelli davvero orripilanti che sono stati presentati negli scorsi anni e che hanno visto il debutto di design fin troppo spinti oppure funzionalità senza senso.
Ne abbiamo scelti dieci dalla preistoria del mondo mobile fino ai tempi un po’ più recenti per farsi due risate, ma anche per ragionare su quanto si sia riusciti ad addentrarsi nell’oscurità e nella malsanità. Qual è il vostro “brutto” preferito?
I cellulari non sono sempre stati più o meno tutti uguali. Seppur ci fosse la tendenza a seguire una condotta generale poiché quella che avrebbe riscosso maggiore successo, prima dell’arrivo di iPhone abbiamo assistito al debutto di veri e propri obrobri. Non solo: talvolta aveva anche funzionalità piuttosto monche, al punto di chiedersi chi abbia deciso di approvarli.
Nokia 7600 si è presentato con una forma molto singolare, fin troppo. Chi l’ha trovata simile a una scaglia di dragone, chi a una sorta di goccia… il secondo cellulare 3G della storia dei finlandesi ha debuttato nel 2003 come modello fashion ma il risultato è che – seppur compatto – era praticamente impossibile da usare a una mano e ha fallito miseramente.
Dal 2010 arriva Motorola FlipOut con una forma quadrata e un apertura ad angolo come un espositore di colori di tappezzeria oppure vernici. L’idea non era male, con una tastiera completa QWERTY fisica, ma sia l’apertura non così comoda sia le dimensioni troppo compatte non hanno aiutato.
BlackBerry Storm è una delle immagini che meglio descrivono la discesa nell’abisso di RIM che da leader incontrastato del settore smartphone è sparito. Arrivato troppo tardi nel mondo del touchscreen, questo modello senza l’iconica tastiera aveva un display orribile e con troppi lag che è costato oltre 500 milioni di dollari in riparazioni dopo l’uscita. Inoltre, faticava assai a navigare online.
Xelibri di Siemens è una serie di cellulari…particolare. Dalla forma sicuramente inusuale, vennero lanciato dalla società tedesca solamente in Asia, forse perché conscia che non avrebbe tratto grande profitto se lo avesse lanciato a livello mondiale oppure perché sperava che in Giappone e in Cina (ma non solo) avrebbe avuto qualche traino come gadget poco convenzionale. Siemens Xelibri 4, ad esempio, venne commercializzato nel 2003 ed era dotato di uno schermo da 101 x 65 e poteva solamente chiamare e inviare messaggi. Anche il Siemens Xelibri 6 non fu da meno e la forma ricordava un portacipria femminile.
Il Samsung Serenata non era un cellulare tradizionale neanche nelle intenzioni di Samsung. Nato sotto la collaborazione tra l’azienda sudcoreana e Band & Olufsen, venne distribuito principalmente come lettore musicale dotato anche di caratteristiche telefoniche accessorie; sia per design che per funzionalità, comunque, era prima di tutto pensate per l’ascolto di musica. Il design venne scelto di conseguenza: un ampio altoparlante e una rotella in stile iPod come tastiera e per navigare fra i menu.
Seppur simbolo di un’epoca di sperimentazione e il primo vero cellulare dedicato al gioco, N-Gage di Nokia era davvero brutto: presentato nel 2003, presentava una scocca spessa e con pulsanti circondati da uno spazio troppo ingente. Inoltre, aveva diversi fail nella progettazione come la necessità di rimuovere la batteria per inserire alcuni giochi a cartuccia o l’impossibilità di trovare il microfono molto facilmente.
Un altro fallimento storico è quello del Garminphone realizzato dalla società leader nel settore GPS con Asus. Brutto da vedere con un’estetica raccapricciante e senza un vero senso di esistere visto che già all’epoca i GPS erano destinati a un brusco calo di interesse, non ha raccolto se non qualche risata.
Un po’ telecomando per la TV e un po’ lettore musicale dalla forma e dal design non convenzionale, Toshiba G450 entra di diritto in questa classifica. Venne lanciato nel 2008, quando i cellulari, dopo la commercializzazione di iPhone un anno prima, iniziavamo la loro evoluzione verso gli odierni smartphone. Alcune caratteristiche tecniche del Toshiba G450: schermo a risoluzione 96 x 43, 160 MB di memoria interna, 57 g di peso e batteria con autonomia di 2 ore e 20 minuti in conversazione.
Guardando al P5 di Haier non si può che pensare che il 2003 sia stato un anno molto difficile per i cellulari di tutto il mondo. Questo cellulare è certamente inusuale: la forma è quella di un “pen phone”, ossia molto allungata, ed è dotato di una clip sul retro per essere attaccato ai pantaloni. Anche in questo caso, l’autonomia della batteria era particolarmente scarsa: 2 ore e mezza di conversazione.
Solo un anno dopo Haier P5, Nokia commercializzò 7280, uno smartphone dalla forma molto simile, che pesava 84 g. Aveva uno schermo a risoluzione 208 x 104, una fotocamera a risoluzione VGA, Bluetooth 1.1 e autonomia della batteria pari a tre ore di conversazione. Non crediamo che abbia avuto molto successo.
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