Un’isola tropicale, Parigi durante la Rivoluzione Francese, la Londra Vittoriana e dopo…il Giappone. Sarebbe questa l’ambientazione del capitolo di Assassin’s Creed del 2016, secondo le più recenti indiscrezioni. Assassin’s Creed Victory, non ancora ufficiale, dovrebbe essere ambientato a Londra durante il diciannovesimo secolo mentre per il prossimo anno la guida strategica di Black Flag strizza l’occhio al Giappone.
Non è la prima volta che si parla di un’ambientazione giapponese per un capitolo di Assassin’s Creed. Quello di quest’anno, seppur non ci sia ancora nulla di ufficiale, sarà ambientato nella Londra vittoriana seconda le indiscrezioni. Alcune immagini trapelate del gioco, infatti, mostrano il protagonista, il cui nome e l’identità sono ancora avvolte nel mistero, correre lungo i palazzi ottocenteschi e le strade sporche della Londra di quegli anni. Nel 2016, invece, sarebbe la volta del Giappone, in un’era non specificata. Come ci si è arrivati? Tutto nasce dalla guida strategica di Assassin’s Creed Black Flag.
Una delle immagini all’interno della guida in questione, infatti, mostra un salone dell’Abstergo, la società moderna a cui fanno capo i Templari nemici della serie, sul cui sfondo sono presenti vari frammenti di alcuni ambientazioni. Si possono notare il parlamento inglese e il Big Ben, un’anticipazione di Victory forse, la cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze (Assassin’s Creed II), un’isola tropicale per Black Flag e una chiesa che potrebbe essere riconducibile alla Costantinopoli del primo capitolo. L’ultima di queste foto mostra il tempio Sensoji giapponese. Non sarebbe strano che Ubisoft avesse programmato le ambientazioni della serie per i prossimi anni a venire. Potrebbe essere un indizio oppure una semplice coincidenza.
Al momento, comunque, gli occhi sono ancora puntati su Victory dopo la mezza delusione di Assassin’s Creed Unity. L’ultimo capitolo, uscito su PC, PlayStation 4 e Xbox One, è stato affettato da importanti bug e glitch dal primo giorno di lancio e Ubisoft ha dovuto lavorare sodo nelle settimane successive per correggere il tiro ed evitare bruschi cali di frame rate, pop-up e compenetrazioni poligonali. Dopo varie patch, Unity è ora molto più giocabile di quando fu distribuito a novembre, ma è chiaro che una scottatura negli utenti sia normale e inevitabile.