Xiaomi è pronta ad affrontare Apple e Samsung negli Stati Uniti? Il prossimo top di gamma Xiaomi Mi5 potrebbe essere il primo ad arrivare ufficialmente negli Stati Uniti, venduto direttamente dalla società cinese o tramite qualche partner. Non per questo, la compagnia di Lei Jun e Hugo Barra intende abbassare le capacità del dispositivo. Tra schermo Quad-HD e processore octa-core, il Mi5 promette di essere uno dei migliori smartphone del 2015.
Xiaomi Mi5 potrebbe essere il primo smartphone dell’azienda cinese, terzo produttore al mondo, ad arrivare in Occidente ufficialmente. Secondo le più recenti indiscrezioni riguardo la commercializzazione del prossimo top di gamma realizzato da Xiaomi, guidata dall’amministratore delegato Lei Jun, al Consumer Electronic Expo 2015 dovrebbe essere annunciato il Mi5. L’ufficialità dello smartphone durante un evento statunitense, il CES si tiene ogni anno a Las Vegas, sarebbe un’indicazione del prossimo grande passo di Xiaomi: l’arrivo negli Stati Uniti per la definitiva sfida ad Apple e Samsung. Difficile, però, credere appieno a questa indiscrezion: l’arrivo in Occidente nell’immediato futuro è stato spesso smentito da Hugo Barra, ex-Google alla guida della divisione Xiaomi Global; inoltre, sarebbe impossibile far fronte alla domanda con le attuali modalità di distribuzione.
Per quanto concerne l’hardware integrato, Xiaomi Mi5 non dovrebbe deludere neanche in questa generazione: schermo da 5,7 pollici a risoluzione Quad-HD, ossia 2560 x 1440, processore octa-core di ultima generazione prodotto da Qualcomm, lo Snapdragon 810 con architettura a 64-bit e fotocamera Sony da 20,7 MP saranno le principali caratteristiche tecniche secondo le fonti di MyDrivers.com. Inoltre, a differenza del Mi4, la prossima iterazione dovrebbe proporre un lettore d’impronte digitali, come iPhone e Samsung Galaxy, affiancandosi così alle decisioni dei più blasonati marchi mobile al mondo.
In Cina, lo Xiaomi Mi5 verrebbe venduto quasi a prezzo di costo: 1.999 yuan, pari a circa 260 euro. Ciò significa che i margini di profitto della società sono irrisori. Xiaomi punta infatti sul volume di vendite piuttosto che sul margine di profitto singolo come Apple. Nel 2013, la società cinese ha registrato profitti pari a 56 milioni di dollari su un totale di introiti di 4,5 miliardi di dollari.