Attacco informatico a Sony e Microsoft che ha colpito le piattaforme online di Playstation e Xbox ossia PSN e Xbox Live che sono andate in down causando pesanti malfunzionamenti nella giornata di Natale. C’è già chi ha puntato il dito contro i craker nordcoreani che avrebbero agito come rappresaglia in seguito alla diffusione nelle sale del film The Interview. In realtà l’azione è a opera del gruppo Lizard Squad, che aveva preannunciato un’azione a inizio dicembre.
Dopo l’attacco hacker al PlayStation Network, che ha fatto “cadere” i server del servizio per giocare online, gli hacker che lavorano sotto lo pseudonimo di Lizard Squad hanno attaccato anche Xbox Live, il servizio di Microsoft per Xbox 360 e Xbox One. Di fatto, nessun dato sensibile è stato rubato, si è trattato di un attacco DDOS che mirava a sovraccaricare i server, ma alcuni malfunzionamenti sono stati percepiti dagli utenti. Diablo III e la rete Battle.net, ad esempio, non sono ancora perfettamente funzionanti e anche il sito ufficiale Xbox.com rileva qualche piccolo problema. Vediamo esattamente cos’è successo e ricordiamo da subito che Lizard Squad è vicina ai terroristi islamisti di ISIS.
Dopo aver attaccato il PlayStation Network, la piattaforma online di PlayStation 3 e PlayStation 4, gli hacker della Lizard Squad hanno mirato a Xbox Live. Gli utenti hanno segnalato qualche problema durante le sessioni di gioco online, in particolare durante il multigiocatore di Diablo III Ultimate Evil Edition, ma sembra che il problema sia stato nettamente più contenuto rispetto ai guai che ha passato Sony durante il fine settimana, dopo che la rete del PSN è stata messa sotto attacco DDOS. In pratica, gli esperti informatici hanno “bombardato” i server del servizio online con traffico fittizio che ha di fatto sovraccaricato i server fino a farli crollare.
Il tutto è iniziato sabato quando è stata attaccata la rete dell’operatore statunitense AT&T. Gli hacker hanno proseguito prendendo di mira il gioco online League of Legends, proseguendo per Hearthstone e Diablo III attaccando successivamente l’intera rete Comcast. Dopo aver continuato a interrompere lo streaming dei videogiocatori sulla piattaforma Twitch, tra cui anche Path of Exile e la rete Battle.net di Blizzard, si sono spostati sui lidi Sony: “Stiamo cercando di sbattere a terra Sony”. Peggio, però, è stata la minaccia di una bomba sull’aereo su cui viaggiava il presidente di Sony Online Entertainment John Smedley. Fortunatamente, l’ispezione dell’aereo, deviato a Phoenix per accertamenti, ha rivelato l’infondatezza di tale minacce ma l’FBI ha ugualmente deciso di aprire un’indagine. In quanto attacco DDOS, comunque, ossia mirato a sovraccaricare i server e danneggiare la fruizione del servizio, non sono stati presi di mira i dati sensibili degli utenti, come fu invece per l’attacco hacker che coinvolse il PlayStation Network nel 2011. Dati di carta di credito, e-mail, indirizzi di casa: tutto è ancora al sicuro e non è necessario cambiare la password.
Sebbene Microsoft abbia comunicato ai giocatori di aver tempestivamente corretto i malfunzionamenti al suo servizio Xbox Live, sembra che la situazione non sia ancora completamente stabile. Dal sito ufficiale Xbox.com, infatti, è possibile notare come le funzioni “social e gaming” su Xbox 360 e Xbox One siano ancora “limitate” e non perfettamente funzionanti. Questo significa che gli utenti, nonostante la situazione sia tendenzialmente tranquilla, potrebbero avere ancora qualche malfunzionamento o rallentamento sparso durante le proprie sessioni di gioco multigiocatore. (Massimiliano Di Marco)
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