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Cane disabile ritorna a correre con le zampe stampate in 3D

Ancora un miracolo ottenuto dalle stampanti 3D: il cane disabile Derby è nato senza zampe ed era impossibilitato a deambulare correttamente, così Tara Anderson della società 3D Systems ha deciso di regalargli una seconda chance con uno speciale sistema di protesi stampate tridimensionalmente per adattarsi alla perfezione all’anatomia del paziente. Derrick Campana, veterinario ortopedico, ha commentato: “La stampa in 3D è una rivoluzione perché ci consente di poter ottenere le protesi in tempi veloci e in modo molto preciso senza doverle realizzare a mano e magari rifarle cinque o dieci volte“. Presto arriveranno nuove versioni di zampe 3D per Derby, che si adatteranno meglio alla sua altezza. Dopo il salto, scopriamo tutte le altre innovazioni tecnologiche legate alle 3D Printer.

Stampante 3D crea protesi perfetta per una papera [FOTO]

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Arriverà un giorno in cui le stampanti 3D realizzeranno qualsiasi oggetto desideriamo, comprese parti del corpo di ricambio? Probabile, anzi, per qualcuno è già realtà: chiedetelo alla simpatica Buttercup, una giovane papera nata con una malformazione alla zampa che la obbligava a un moto incerto e traballante. Il proprietario – Mike Garey – insieme al medico veterinario Shannon McGee ha prima progettato e poi confezionato una specialissima protesi in gomma grazie alla collaborazione con la società Novacopy. Il risultato è quello che potete ammirare nella fotogallery qui sopra, ma non è la prima volta che le 3D Printer stampano pezzi di ricambio per esseri viventi, date un’occhiata dopo il salto.

Becco d’aquila stampato in 3D


 
Le stampanti 3D possono davvero offrire usi e utilizzi fuori dal comune come nell’esempio raccontato oltreoceano, che oggi vi proponiamo. L’aquila di mare dalla testa bianca di nome Beauty era rimasta gravemente ferita dopo la tentata cattura da parte di un bracconiere, sette anni fa: era riuscita a fuggire, ma nello scontro aveva subito la frattura del becco. Era sopravvissuta, però fino a oggi è stata alimentata tramite liquidi attraverso flebo e cannucce. Grazie però all’intervento di una stampante 3D è stato possibile creare una protesi di polimeri di nylon personalizzata sul becco danneggiato così da ricrearlo nella sua originale bellezza. E ora Beauty può alimentarsi normalmente. Non è l’unico esempio di miracolo 3D visto in tempi recenti. La rivoluzione delle stampanti 3D, per poter creare un qualsiasi oggetto in casa senza fatica è prossima a esplodere, ma per dare il la definitivo serve un calo dei costi. Esistono soluzioni piuttosto economiche come ad esempio Solidoodle che si offre al corrispondente di circa 450 euro grazie al lavoro della startup omonima che è stata fondata da Sam Cervantes, uno dei fondatori e promotori di un’altra società impegnata nella realizzazione di stampanti 3D. Ma rispetto al modello al quale ha precedentemente collaborato ossia Makerbot da 1750 dollari, con Solidoodle il prezzo è circa quattro volte inferiore.
 
Ricordate MakerBot (usata per produrre conchiglie 3D per paguri)? E’ una delle stampanti 3D consumer-professionali più apprezzate, tuttavia il costo di 1750 dollari la rendeva poco appetibile per il pubblico di massa. Per questo motivo Sam Cervantes, ex-direttore della società produttrice di MakerBot, ha deciso di fondare un’altra startup che ha portato alla realizzazione di Solidoodle, un modello estremamente compatto e soprattutto più economico. 450 dollari circa, per questa scatolina che apre molteplici orizzonti. Ma a cosa servono e come si usano queste stampanti 3D?
 

Stampanti 3D per i paguri


 
Così come le sorelle più evolute, Solidoodle può confezionare oggetti in materiale plastico che vengono modellati tramite deposizione fusa insomma sfruttando un sistema che utilizza il calore per forgiare letteralmente i pezzi. Nel caso di Solidoodle si possono ottenere oggetti grandi massimo 6 pollici. Inoltre non è possibile scendere troppo in dettagli e complessi disegni, proprio per mantenere i prezzi i più bassi possibili. Con Solidoodle si potrà però ottenere una vasta gamma di oggetti, come ad esempio per sostituire componenti danneggiati di elettrodomestici. Così invece che recarsi in un negozio oppure ordinare questi pezzi su Internet spesso ad alto costo, si potrà fare tutto in casa abbattendo spese e azzerando tempi d’attesa. Solidoodle si può acquistare a un prezzo di 499 dollari per la versione base naked alla quale si possono però aggiungere anche un involucro così da renderla più “rifinita”. E’ presente la possibilità di spedizione anche in Italia, costa però circa 80 euro dunque il prezzo totale diventa l’equivalente di 450 euro. Non male. Una delle stampanti 3D più esteticamente accattivanti è Cube, presentata allo scorso CES 2012 di Las Vegas. Le stampanti 3D hanno utilità anche in campo medico, ad esempio realizzando addirittura mandibole artificiali.
 

3Doodler la penna 3D


 
Pensate se fosse possibile sfruttare una stampante 3D in un dispositivo compatto come una penna, così da disegnare letteralmente nell’aria in modo tridimensionale. Ebbene, c’è chi quest’idea l’ha già realizzata col progetto 3Doodler. Sembra una sorta di penna cicciosa che rilascia una sorta di inchiostro colorato e semi-solido che si può modellare come meglio si crede così da creare veri e propri modellini, oggetti, ninnoli e qualsiasi altra cosa passi in mente. Un supporto geniale per designer e per progettisti, ma anche per creativi. Il prodotto costerà 75 dollari ed è ovviamente presente su Kickstarter dove – con ancora oltre un mese di tempo – ha già sorpassato di decine di migliaia di dollari il budget richiesto.

L’auto prodotta da una stampante in 3D [VIDEO]

La NASA ha inviato finalmente una stampante 3D sulla ISS per la produzione di piccoli oggetti e soprattutto di pezzi di ricambio a prezzi ridicoli rispetto a oggi. Ma con questi macchinari evoluti si può creare davvero di tutto, addirittura un’automobile: lo staff di Local Motors ha infatti confezionato una piccola vettura chiamata Strati e l’ha messa in mostra al convegno International Manufacturing Technology Show di Chicago. È stata ottenuta utilizzando plastica rinforzata con carbonio e ovviamente necessita di tutti quegli elementi che non sono stampabili, come motore, batteria, sospensione, sterzo e circuiti elettrici, ma è già un passo avanti notevole. Local Motors ha ipotizzato il lancio di una sorta di catena di montaggio 3D a breve.

Diego Barbera

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