Sono sempre più lontani i tempi del Concorde (vedi su), ma l’ESA vuole resuscitare l’idea dei voli supersonici con un modello in grado di ridurre drammaticamente i tempi di percorrenza su lunga gittata. Ad esempio si potrà andare da Londra a Sydney in 4 ore confronto alle 23 con scalo attuali e al record di 20 ore con un volo diretto Boeing 747-438 della Qantas nel 1989. I velivoli in questione adotterebbero un propulsore speciale che consentirà di raggiungere grandi altitudini e completando una parabola che si avvicina più ai voli stratosferici che ai normali voli di linea.
La NASA sta finanziando lo studio di uno speciale velivolo in grado di volare oltre la velocità del suono, così da coprire distanze notevoli in un tempo relativamente breve. Il modello concettuale SBiDir-FW letteralmente impronunciabile e meglio ricordabile come supersonic bi-directional flying wing svela già dal nome la sua caratteristica peculiare: decolla e raggiunge l’altitudine desiderata poi ruota di 90 gradi e cambia “lato” superando la barriera del suono e raggiungendo velocità comprese da 1.6 fino a 2 Mach ossia fino a circa 2400km/h. Significa collegare un capo all’altro degli USA, ad esempio da Los Angeles a New York, in meno di due ore oppure attraversare l’Atlantico da Roma alla Grande Mela in meno di quattro ore. Qui sopra un rendering fotografico. Ad alte velocità è più efficiente e conveniente avere ali più compatte e corte: tutti gli aerei supersonici non mostrano aperture alari eccezionali ed è per questo motivo che questo concept pensa a un modo del tutto originale per ovviare alla situazione. Durante il decollo e l’atterraggio l’aereo è posizionato con il lato più lungo in modo perpendicolare alla direzione, mentre quando si vuole spingere al massimo si ruoterà l’intero sistema posizionando questa volta il lato corto in modo perpendicolare. L’aereo supersonico B-1 “stringe” le ali ad alte velocità, SBiDir-FW ruota di 90 gradi.
È da notare che i propulsori rimangono direzionati sempre in modo parallelo alla “marcia” mentre è la struttura stessa che ruota posizionando quello che prima era coda e naso come ali. Come avviene la rotazione? Si sfruttano le appendici rivolte verso l’alto al termine delle ali, modificandone il posizionamento, così da effettuare la procedura senza spendere troppa energia e senza causare uno sconquasso ai passeggeri. Ai passeggeri? Sì, perché questo concept si rivolge ai futuri voli di linea accogliendo fino a 70 persone che ovviamente potranno spostarsi a velocità mai viste prima a un prezzo che non potrà che essere altissimo. L’aereo supersonico SBiDir-FW viaggerà a una velocità compresa tra 1.6 a 2 mach ossia 1200-1500 miglia all’ora così da collegare le più distanti città americane in massimo due ore e ovvierà a uno dei principali problemi di questi velivoli ossia il cosiddetto “sonic boom” (boato sonico) che si emette quando si supera il muro del suono e che preclude il passaggio sulle città e in generale sul territorio. Sarà infatti “silenzioso” così da non generare il fastidioso fenomeno. La NASA ha già creato un fondo di 100.000 dollari per il team dell’Università di Miami che sta studiando il concept, si passerà poi alla galleria del vento con un modello in scala e se tutto andrà bene saranno versati ulteriori 500.000 dollari. Nel frattempo la NASA sta studiando anche un altro aereo ipersonico ossia il cosiddetto Dardo Verde.
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