Minecraft non poteva mancare anche su smartwatch Android Wear. Non stiamo parlando di un porting ufficiale né di una versione ufficiosa disponibile sul Play Store per i dispositivi indossabili, ma uno YouTuber è riuscito a trasporre il celebre videogioco su un Samsung Gear Live, dov’è completamente giocabile. Il processore quad-core tiene benissimo la fluidità, ma c’è un piccolo problema: lo schermo da 1,65 pollici dello smartwatch.
Minecraft è uno dei più grandi fenomeni videoludici recenti. Gli smartwatch sono l’ultima moda tecnologica e le aziende si rincorrono per avere il consenso del pubblico. Perché, allora, non unire entrambe? Ci ha pensato lo YouTuber Corbin Davenport, che ha trasposto su uno smartwatch Samsung Gear Live la versione Pocket Edition di Android di Minecraft. Nessun metodo complicato: Davenport ha dichiarato di aver usato semplicemente il side-loading per l’APK 0.9.5 del gioco usando comandi ADB. Il gioco funziona perfettamente: la schermata è stata ovviamente ridimensionata a 320 x 320, la risoluzione dello schermo del Gear Live, e così anche i comandi. Inutile dire quanto sia difficile giocare a Minecraft su uno schermo di 1,65 pollici; anzi, è semplicemente impossibile.
Non è certo l’hardware il problema: lo Snapdragon 400, processore quad-core da 1,2 GHz, è più che sufficiente per poter giocare a Minecraft in maniera fluida. L’unico neo dell’esperienza, come detto, è il mini-schermo su cui si dovrebbe giocare a Minecraft: superato questo ostacolo, niente vi fermerà da giocare la creature di Markus “Notch” Persson su uno smartwatch Samsung Gear Live. In ogni caso, quello di Corbin Davenport è stato perlopiù un esperimento per mostrare le potenzialità degli smartwatch. I primi giochi per Android Wear, comunque, stanno arrivando. Titoli come Flopsy Droid, clone dell’originale Flappy Bird, è già disponibile per gli smartwatch Android Wear.
Recentemente, Minecraft e Mojang, il team di sviluppo, sono stati acquistati da Microsoft per 2,5 miliardi di dollari. Phil Spencer, responsabile Xbox, ha comunque confermato che le piattaforme iOS, Android e PlayStation non subiranno alcuna restrizione ora che il marchio commerciale è nelle mani di Microsoft. Markus Persson, in compenso, ha abbandonato Mojang: “Non appena l’accordo è finalizzato, lascerò Mojang e tornerò a fare Ludum Dare (competizione in cui bisogna sviluppare un gioco in 48 ore, ndr) e altri piccoli esperimenti web. Se mai dovessi accidentalmente realizzare qualcosa che prenda piede, probabilmente lo abbandonerei immediatamente”.