Un DVD da 1.000 TB. Impossibile? No, perché in Australia un equipe di ricercatori della Swinburne University of Technology ci sono riusciti. Capitanati dal Dott. Zongsong Gan, gli scienziati locali hanno scritto informazioni piccole 9 nm su un DVD, raggiungendo così eccezionali quantitativi di dati. Per dare un’idea della straordinaria capacità: è come poter salvare su un disco un totale di 10 anni e mezzo di video HD. Rimangono ancora alcuni problemi come la velocità di scrittura e lettura, ancora troppo lenta con l’attuale tecnologia, e l’aumento dei costi di protezione di un simile DVD.
I CD e i DVD sono ormai stati messi da parte. Con i servizi cloud che offrono svariati gigabyte di spazio, in Cina alcuni servizi arrivano fino a un terabyte, i 700 MB del compact disk e i 4,7 GB del DVD sono divenuti sgabuzzini al confronto di Google Drive, OneDrive, Dropbox e molti altri servizi per l’archiviazioni di file e fotografie. Se, però, lo spazio all’interno di un DVD venisse allargato inverosimilmente, fino a 1.000 TB, la situazione cambierebbe drasticamente. Ci hanno pensato alcuni ricercato in Australia, guidati dal Dott. Zongsong Gan, che sono riusciti a superare l’attuale limite concettuale. I DVD sono stati pressoché abbandonati come supporto fisico a causa di limiti fisici della luce. Si ritiene, ora è meglio dire che si riteneva, che dato che il limite di rifrazione della luce è di 500 nm, allora anche le informazione che vengono scritte con essa non possono essere più piccole di così. Un errore concettuale che i ricercatori hanno superato.
I ricercatori, infatti, sono riusciti a scrivere informazioni grandi 9 nm usando due raggi di luce di 500 nm. Si tratta di un enorme passo avanti per la scrittura di dati su supporto ottico, valsa agli scienziati della Swinburne University of Technology un Victoria Fellowship. Il Victoria Fellowship paga ai ricercatori fino a 18.000 dollari per aiutarli nelle prime fasi della carriera e portare avanti studi a livello internazionale. Il Dr. Gan, per esempio, sfrutterà il premio per visitare organizzazioni di ricerca negli Stati Uniti, in Germania e in Cina per migliorare il suo lavoro su grandi quantitativi di dati e supporti ottici. “Il Victoria Fellowship mi offre la grande opportunità di visitare diversi importanti posti nel mondo per guadagnare esperienza e conoscenza uniche per lo sviluppo della nostra tecnologia, come l’imaging ad altissima risoluzione, scienze informatiche per grandi quantitativi di dati e la commercializzazione di sistemi ottici contenenti petabyte”.
Dal risultato scientifico alla commercializzazione di un prodotto finito, comunque, la strada è lunga. “Mettere così tante informazioni su un solo disco rende più facile distruggere grandi quantità di dati e quindi aumenta i costi per proteggere il disco. Inoltre, stiamo lavorando per accelerare il processo di scrittura e lettura dei dati. Usando l’attuale velocità dei DVD, quanto tempo impiegheremmo per scrivere 1.000 TB su un disco?”
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