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Nvidia dimostra che siamo andati sulla Luna davvero

NVIDIA ha voluto dimostrare che lo sbarco sulla Luna del 1969 è realmente avvenuto. Per farò ciò, ha mostrato tutte le potenzialità del suo sistema di illuminazione Volex Global Illumination, così da simulare la luce solare reale (si sono avvalsi dei dati ufficiali e dell’archivio della NASA) per verificare come la luce sarebbe stata riflessa sia dalla Luna che dalla tuta di Armstrong e Aldrin. La demo è stata mostrata da Mark Daly, direttore senior dello sviluppo contenuti.

NVIDIA ha voluto provare a ricreare ciò che coloro che non credono che gli Stati Uniti siano davvero sbarcati sulla Luna nel 1969, ossia che sia stato tutto sceneggiato in studio. A tal fine, NVIDIA ha utilizzato un nuovo e potente metodo di illuminazione, la tecnologia Voxel Global Illumination, e ha sviluppato una tech demo cercando di ricreare alcune parti dell’allunaggio di Neil Armstrong e Buzz Aldrin. L’intento della tech demo di NVIDIA era ovviamente quello di illustrare le capacità e le potenzialità della loro tecnologia di illuminazione e hanno usato come pretesto quello di simulare le fonti di illuminazione, la rifrazione e la riflessione della luce solare sia sulla superficie della Luna che sulla tuta di Armstrong, il primo a scendere dalla navetta e mettere piene sul satellite.

NVIDIA ha scelto di ricreare un’immagine tridimensionale dello scatto che immortala Aldrin mentre scende dalla scaletta per solcare la terra lunare. Questa fotografia viene spesso usata dai complottisti per sottolineare come l’illuminazione sia innaturale e una dimostrazione della presenza di luci in uno studio cinematografico. “Lo si può spiegare” ha commentato Mark Daly, direttore senior dello sviluppo di contenuti di NVIDIA, “dicendo che la luce rimbalza anche sulla Luna…oppure lo si può mostrare. Abbiamo deciso di usare questo secondo approccio, ma si è rivelato non essere affatto facile – non c’è molta luce su Aldrin.” NVIDIA non ha semplicemente ricreato l’illuminazione della foto, bensì ha usato la luce di un sole virtuale per verificare gli effetti di illuminazione sulla scena e Aldrin stesso durante la manovra.

“È venuto fuori che ci sono un sacco di informazioni in merito ai corpo celesti che fluttuano nello spazio. Iniziando proprio dal Sole. Il Sole stesso ha 128.500 lux – ossia luce per metro quadrato – ma abbiamo anche scoperto che la Luna non è un gran riflettore di luce”. La Luna, infatti, riflette solo il 12% della luce solare mentre ne assorbe la maggior parte. Nonostante ciò, il 12% di 125.800 lux è comunque una quantità molto grande: “Equivale a dieci lampadine da 100 Watt per metro quadrato di luce che viene riflessa dalla Luna”. Questo e alti elementi sono stati sufficienti a NVIDIA per ricreare la versione ufficiale della foto confermandone la veridicità. Daly, anzi, l’ha presa come una sfida personale: “Considerato che l’ho vista in diretta quando ero bambino, ha un significato molto speciale. So che durante l’Apollo 1 sono morti tre uomini e altri hanno rischiato la loro vita per realizzarlo. È piuttosto offensivo quando le persone dicono che non è mai accaduto. Voglio mostrate che è accaduto davvero e che queste persone hanno rischiato la loro vita”.

I 45 ANNI DALLO SBARCO SULLA LUNA
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Massimiliano Di Marco

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