Apple spenderebbe tra 200 e 247 dollari (tra 157 e 194 euro) per produrre un iPhone 6 e tra 216 e 263 dollari (tra 169 e 206 euro) per la produzione di iPhone 6 Plus. Questo il risultato che emerge da uno studio condotto dalla società di ricerca IHS in collaborazione con Re/code e CNBC. I valori approssimativi variano a seconda del modello con capacità di memoria che si acquista e la stima è stata effettuata tenendo presente i costi di ogni elemento che compongono i nuovi iPhone, l’assemblaggio e la mano d’opera.
Da questa ricerca si evince che c’è una differenza di soli 47 dollari tra costi per la produzione della versione 16GB e quelli per la realizzazione del modello 128GB, mentre la differenza tra ogni incremento di memoria è fatturato da Apple 100 dollari. Inutile specificare che i margini di profitto sono esorbitanti per Apple e ammontano al 70% per i modelli 128GB e al 69% per quelli da 16GB. Un aumento della percentuale leggermente superiore rispetto ai precedenti iPhone prodotti sino ad ora. Andrew Rassweiler di IHS sostiene che “sembra che siano configurati e prezzati per incoraggiare l’acquisto dei modelli con lo storage più elevato”, il quale sottolinea che l’azienda con la Mela paga solamente 0.42 dollari per ogni GB di memoria flash. Qual è il componente più costoso di iPhone 6 e iPhone 6 Plus? Si tratta del display touch da 45 dollari per lo iPhone 6 e 52.50 dollari per iPhone 6 Plus. Questi display sono stati commissionati da Apple a LG Display e Japan Display.
Apple ha invece acquistato il processore A8 a TSMC, un’azienda taiwanese tra le poche a realizzare chip con processo di produzione a 20nm. Secondo quanto riportato da IHS, il processore A8 e il co-processore M8 avrebbero un costo di appena 20 dollari: si tratta di quegli elementi che elaborano i dati sull’attività fisica e sulla gestione del proprio stato di salute. iPhone 6 e iPhone 6 Plus integrano per la prima volta nella storia del Melafonino il chip NFC che consente di effettuare pagamenti tramite Apple Pay. Il chip viene realizzato dall’azienda NXP Semiconductors, la produzione dell’NFC booster viene affidata alla ditta AMS AG. Sempre secondo IHS, il costo complessivo dei sensori sarebbe pari a 22 dollari e includono i seguenti componenti: chip audio di Cirrus Logic, accelerometro di InvenSense, secondo accelerometro e barometro. Ultimi ma non da meno, i chip per il Wi-Fi, per il Bluetooth e per la connessione alla rete che vengono realizzati dalle note aziende Qualcomm e Broadcom.
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