Fitbit Flex è lo smartband economico realizzato dalla nota società. L’applicazione mobile di riferimento è disponibile per iOS, da poco aggiunti iPhone 5s e 5c al supporto, Android (con eccezioni) e l’ultimo arrivato Windows Phone 8.1, e la sincronizzazione wireless include anche PC Windows e Mac. Flex è un dispositivo comodo, semplice e versatile che può essere impiegato per monitorare l’attività del sonno, contare i passi compiuti durante il giorno e usare lo schermo semplice composto da cinque LED per tenere traccia dell’avanzamento verso l’obiettivo quotidiano impostato. La nostra recensione.
Flex è l’offerta di fascia bassa della gamma di smartband di Fitbit adatti al fitness, al conteggio dei passi e all’allenamento in generale. Prima di procedere nella recensione, vediamo le caratteristiche tecniche dell’hardware integrato: non esiste un vero e proprio schermo (come gli smartwatch, almeno) ma una striscia nera composta da cinque LED; la presenza di uno o più LED ci indica l’avanzamento quotidiano rispetto all’obiettivo che abbiamo fissato. Se il nostro obiettivo è percorrere 10 km al giorno e ne abbiamo fatto solamente 2, solo una spia LED sarà accesa e man mano che avanzeremo nel nostro obiettivo, le altre spie ci indicheranno quanto ci stiamo avvicinando. Di fatto, il Flex è un dispositivo molto basilare. Il cinturino è in gomma, la batteria ha un’autonoma promessa di 5 giorni, sebbene la stessa Fitbit consigli di caricarli “ogni 3 o 5 giorni”. Per connettersi a dispositivi quali PC Windows, Mac e smartphone iOS, Android e, recentemente, Windows Phone sfrutta la connettività Bluetooth Low Energy (LE). Flex utilizza un accelerometro MEMS a 3 assi che misura le sequenze di movimento per determinare le calorie bruciate, la distanza percorsa, i passi compiuti e la qualità del sonno. Flex contiene anche un motore di vibrazione, che lo fa vibrare quando gli allarmi sono impostati per disattivarsi.
Perché consiglieremmo Fitbit Flex? Innanzitutto, ha un costo contenuto rispetto ad altre proposte: su Amazon.it può essere acquistato a un prezzo da 84,97 euro (arancione) a 91,22 euro (nero). Si tratta quindi del giusto dispositivo per entrare nel mondo degli smartband. Nonostante una gamma di funzionalità essenziale, Flex si adatta a molteplici utilizzi indispensabili: contapassi, monitora l’attività notturna, tiene traccia degli obiettivi quotidiana e la sincronizzazione wireless tra i vari dispositivi registrati è semplice. A questo riguardo, però, va sottolineato che non tutti gli smartphone Android sono supportati (come ad esempio l’Xperia Z2). L’autonomia promessa viene spesso superata fino a durare 8-9 giorni. Ovviamente, l’utilizzo che ciascun utente ne fa influenza pesantemente l’autonomia a singola carica. Inoltre, l’interfaccia dell’applicazione mobile è abbastanza facile da usare senza dimenticare che il sistema di LED, per quanto superficiale, è a “colpo d’occhio” e permette di indossare un dispositivo non ingombrante ma al contempo utile.
Perché non consiglieremmo Fitbit Flex? Lo smartband di Fitbit porta con sé alcuni difetti rispetto, ad esempio, a concorrenti come l’Up di Jawbone. La valutazione del sonno, durante cui gli smartband ne studiano la bontà, le interruzioni e altri elementi utili a migliorarne l’efficacia, non è sempre precisa. Vere e proprie “alzate” dal letto (per badare ai neonati oppure per andare in bagno oppure momenti di insonnia) possono essere registrate dal Flex come “leggeri disturbi”. Lo schermo, come detto molto semplice, potrebbe inoltre non essere abbastanza per i “jogger” più appassionati, che necessitano di altri dati utili come numero di passi eseguiti o distanza percorsa; per queste cose, Flex ha bisogno della presenza di uno smartphone o di un tablet, dispositivi quasi mai presenti durante una corsa. Infine, da un punto di vista prettamente estetico, il Flex è decisamente correggibile: sembra un orologio per bambini anziché un bel pezzo di tecnologia.