Project Wing. È questo il titolo dell’ultimo progetto annunciato da Google, che mira a diffondere i droni volanti automatizzati come nuovo strumento per assistere persone ed enti vari in zone di difficile accessibilità. Questo tipo di veicoli nasce con l’intento di inviare kit di pronto soccorso e defibrillatori a coloro che hanno subito un infarto tramite un mezzo più rapido rispetto alla tradizionale ambulanza su quattro ruote. La sperimentazione è stata effettuato in Australia dove la regolamentazione in merito è meno restrittiva di altre parti del mondo, Stati Uniti inclusi.
Le iniziative di Google sono sempre sul lungo termine oppure fuori dal comune. Basta pensare all’auto senza pilota e automatica che può essere vista muoversi attorno alla sede di Mountain View. In maniera simile, la società tecnologica californiana ha annunciato un progetto sperimentale: Project Wing. Si tratta di un’iniziativa atta a introdurre un metodo innovativo per trasportare supporto e merci di prima necessità, come cibo e kit di pronto soccorso, in zone affette da disastri naturali (terremoto o uragani, ad esempio) o difficilmente raggiungibili dai mezzi tradizionali utilizzando droni volanti. Questi velivoli sono stati descritti come parte elicottero e parte aereo: non serve una pista per atterrare, può tenersi in posizione a mezz’aria sfruttando la sua forma aerodinamica e riesce a trasportare, almeno il modello mostrato, circa 1,5 Kg di peso. Il resto della dotazione pesa circa 8,5 Kg.
“Come parte della nostra ricerca, abbiamo costruito un veicolo e viaggiato fino a Queensland, Australia per alcuni voli di prova. Qui, abbiamo spedito con successo kit di soccorso, dolcetti, alimenti per cani e acqua a una coppia di contadini australiani. Siamo solo all’inizio dello sviluppo della tecnologia che renderà possibile un simile sistema di spedizione sicuro, ma pensiamo che ci sia un grandissimo potenziale per trasportare beni in maniera efficiente, sicura e veloce” ha spiegato Google. Il velivolo mostrato non sarà, comunque, l’unico veicolo che la società intende realizzare. Potrebbero essere costruiti, a seconda delle necessità, veicoli sull’acqua oppure di terra capaci di solcare terreni difficili e dissestati. “Quando si ha uno strumento come questo, si può davvero permettere agli operatori dei servizi di emergenza di aggiungere una dimensione completamente nuova all’attuale gamma di soluzioni su cui possono fare affidamento” ha commentato Dave Voss, capo del progetto presso Google X, branca della società impiegata proprio in iniziativa molto segrete e sperimentali.
I veicoli prototipo sono stati testati a Queensland in Australia, dove un contadino è stato rifornito con varie merci: cibo per il cane, kit di pronto soccorso e dolciumi, per esempio. Tale sperimentazione non è stata possibile negli Stati Uniti a causa delle fitte regole che vietano l’utilizzo di velivoli controllati in remoto o automatici per l’uso commerciale. Un ostacolo burocratico che, al momento, sta bloccando anche Amazon, celebre rivenditore online, i cui droni volanti potrebbero essere utilizzati in futuro per consegnare fino all’uscio di casa i prodotti che il consumatore ha acquistato dal catalogo digitale.
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