La fondazione di Bill Gates ha finanziato lo studio e i test pre-clinici di un particolare dispositivo tecnologico che non è un tablet né uno smartphone, ma un piccolissimo chip (20mm x 20mm x 7mm) da installare sottopelle. A cosa serve? Una volta inserito all’interno del corpo umano, femminile per la precisione, emetterà per 16 anni ormoni (levonorgestrel) che fungeranno da contraccettivo per evitare gravidanze. Controllato da remoto da un computer, può essere “fermato” in qualsiasi momento e viene promesso a un prezzo molto competitivo. È stato realizzato grazie alla collaborazione con il MIT di Boston, in Massachusetts.
Il levonorgestrel è un ormone progestinico di seconda generazione, che viene utilizzato nella contraccezione e nella intercezione (contraccezione post-coitale), produce attività farmacologiche simili a quelle del progesterone ed è contenuto nella cosiddetta pillola del giorno dopo che è autorizzata in Italia dal 2006. L’iter di testing procederà almeno fino al 2018 quando – se tutto andrà come i ricercatori si augurano – sarà messo in commercio. La microbatteria si ricarica molto velocemente e ogni dose di ormoni sarà di 30 microgrammi, spiega il team dietro al progetto.
Il Robert Farra del MIT spiega: “La facilità con la quale si può riprogrammare permetterà ad esempio di sospendere l’attività contraccettiva, se si desidera provare ad avere un figlio“. Ovviamente c’è sempre il pericolo che qualcuno manometta il chip e modifichi la sua corretta attività, a discapito dell’ospite: “La comunicazione con l’impianto occorre a brevissima distanza, non è così semplice riprogrammare di nascosto il chip, perché c’è un livello di criptaggio che fa da barriera“, assicura Farra.
Il contraccettivo a ultrasuoni
Nel 2010, la Bill & Melinda Gates Foundation ha messo a disposizione 100.000 dollari per la ricerca di un progetto decisamente particolare: un contraccettivo maschile a ultrasuoni a basso costo che rende temporaneamente sterili così da fungere da controllo alle nascite non ormonale e non permanente. Questo sistema è ovviamente pensato non per l’occidente quanto per i paesi in via di sviluppo dopo il controllo delle nascite è un problema sempre pressante. L’uso di questo speciale contraccettivo potrebbe offrire un sistema finalmente efficace, l’unico problema sarà… trovare cavie che si sottopongano ai test. Bill ha così donato 100.000 dollari per ricercare finalmente un modo per controllare le nascite in modo economico, temporaneo e sicuro – beh sulla terza prerogativa è ancora tutto da confermare! – il sistema funzionerebbe con una sorta di cannone a ultrasuoni che bloccherebbe la produzione di sperma per sei mesi rendendo il soggetto non fertile. Non è ancora ben chiaro come avverranno le “sterilizzazioni temporanee” se con una sorta di pistolazza da fantascienza o con metodi meno spaventosi alla vista. Quel che è certo è che “Servono test per poter confermare il massimo effetto e la massima sicurezza sul paziente“, riusciranno nell’intento?