La Maturità 2014 è pronta per la seconda prova che al Liceo Classico metterà gli studenti di fronte alla traduzione della versione di greco. Quale sarà l’autore e quale il brano scelto? Ricordiamo che nel 2012 il MIUR (Ministero dell’Istruzione) aveva optato per uno dei grandi classici ossia Aristotele e che dopo nemmeno mezzora tutto era già online con la soluzione spiattellata su tutti i siti studenteschi e anche su Tecnocino. Chissà se nel 2014 si punterà su un altro ritardatario come “Ari” che mancava da bene 30 anni, lasciando non così contenti i maturandi che hanno faticato non poco a completare la prova. Ovviamente parliamo di quelli onesti. Tutto suggerisce che quest’anno ci sarà un autore minore.
AGGIORNAMENTO: il brano è di Luciano, dal titolo “L’ignoranza acceca gli uomini”, traduzione dopo il salto. Qui sopra l’immagine del compito, direttamente dal portale Studentville.
La traduzione:
Tristo male è l’ignoranza, e cagione di molti mali agli uomini: essa diffonde quasi una caligine su le cose, oscura la verità, e getta un’ombra su la vita di ogni uomo. Noi sembriamo come quelli che vanno al buio, anzi siam come ciechi, e dove intoppiamo a caso, dove trapassiamo alla ventura, questo che ci è vicino e innanzi a’ piedi non vediamo, quello che è lontano e molto discosto temiamo come ci fosse molesto. Insomma in tutte le azioni noi stiamo sempre per cadere. Or questo ha dato ai poeti tragici innumerevoli argomenti di drammi, i Labdacidi, i Pelopidi, ed altri simili; chè quasi la maggior parte delle sventure messe in su la scena, tu trovi che l’ignoranza, a guisa di un tragico demone, le fornisce. Dico questo considerando altre cose, e specialmente le false denunzie contro amici e famigliari; per le quali già furono e case rovinate, e città spiantate, e padri infuriarono contro figliuoli, e fratelli contro fratelli, e figliuoli contro genitori, e amanti contro le persone amate: molte amicizie si ruppero, e molte case sprofondarono per essersi creduto a calunnie verisimili.
La vigilia
Minore non tanto per fama, quanto per frequenza nei compiti in classe. E così si punta su Epicuro, Epitteto oppure Ippocrate, che mancano anche loro da ormai più di 30 anni a questa parte. La migliore strategia è quella di studiarsi con calma il testo e poi di avanzare passo-passo. In realtà tantissimi studenti hanno già in mente la tattica: Nokia 3310 sulla cattedra, smartphone in tasca e via ad attendere le soluzioni online. Questa è la versione di Aristotele del 2012, mentre l’anno scorso, per il latino era uscita la sorpresa di Quintilliano con Omero, maestro di eloquenza. Se volete invece il fai da te hitech al limite del regolamento – anzi, oltre – ecco la selezione di applicazioni che vi abbiamo preparato per tradurre al volo. E poi c’è sempre il caro e vecchio Google: si fa prima – poveri prof – a cercare sul motore di ricerca; si troverà subito la versione tradotta.
Tornate su questo articolo per tutti gli aggiornamenti, per il testo in tempo reale e soprattutto per la traduzione.