Non si sa se e quando l’hoverboard verrà mai prodotto, ma una sua versione “marina” esiste già ed è perfettamente funzionante. Stiamo parlando della tavola levitante di Ritorno al Futuro che nella celebre saga di fantascienza viene utilizzata come una sorta di skateboard hitech volante. Qualche mese fa era apparso un video di un prototipo funzionante, ma era ovviamente un fake. Quello acquatico è invece realtà e funziona allo stesso modo dei sistemi di propulsione già ben noti, che consentono di svolazzare spinti dalla potenza erogata da un tubo che da un lato risucchia l’acqua e dall’altro la spara verso il basso ad altissima pressione. Una sorta di surf del futuro, divertentissimo.
Il funzionamento dell’hoverboard è il medesimo dato che l’utilizzatore inforcherà la tavola e si “attaccherà” a una moto ad acqua che fornirà la potenza necessaria grazie al proprio motore integrato. Il surf hitech si cavalcherà poi come se fosse una normale tavola, controllando la potenza con una sorta di controller. Qui sopra il video da non perdersi.
L’Hoverboard di Ritorno al Futuro HUVr, splendido fake
Ricordate l’Hoverboard di Ritorno al Futuro, conosciuto anche come Volopattino o – per gli amici – lo “skate volante”? Ebbene fra meno di un anno uscirà in commercio perché esiste davvero e si chiama HUVr: lo possiamo ammirare in questo video e in quello che vi attende dopo il salto, protagonista di un video farcito di personaggi famosi. Dall’originale Doc (Christofer Lloyd) di Back to the Future che arriva sulla De Lorean allo skater Tony Hawk che lo riceve dalla valigetta speciale fino a Moby che testa la tavola fluttuante insieme a passanti.
Spettacolare questo skate all’antigravità, scopriamone di più. Viene definito come più tecnologico di qualsiasi satellite mandato in orbita nel 2010 (data in cui il progetto viene inaugurato). Ah, dimenticavo: è ovviamente un fake, seppur realizzato in modo egregio e con un cast eccezionale.
L’Hoverboard di Inventist
Il sogno di una vita, per molti, sarebbe sfrecciare per le vie del mondo a bordo di un Hoverboard. Che cos’è? E’ lo skateboard motorizzato simbolo della saga Ritorno al futuro (Back to the Future) che ha turbato generazioni di adolescenti, le cui speranze si sono infrante contro le barriere della fisica e della tecnologia. Si è sempre detto fosse un mezzo ancora non realizzabile, ma quei geni di Inventist sono riusciti a ottenere un prototipo perfettamente funzionante (foto su) che ha solo un piccolo difetto. E’ lento, si muove strisciando timidamente sul pavimento, ma gli sviluppatori promettono: potrà arrivare fino a 16km/h.
Ok, la realtà è questa ed è come sbattere contro un muro di cemento per tutti quelli che hanno sognato essere Michael J. Fox a sfrecciare sull’Hoverboard (detto anche volopattino) superando auto, compiendo evoluzioni e salti e raggiungendo velocità folli. Ma è già un inizio ed è la dimostrazione che le tecnologie per realizzare lo skateboard motorizzato auto-bilanciante esistono. E derivano direttamente da quelle del Segway. Ricordate il Segway? Doveva essere il mezzo di trasporto personale del futuro, ma è diventato un oggetto per pochi un po’ per il prezzo un po’ per la sua effettiva utilità. E’ una sorta di “carrello monoposto” che si comanda spostando il corpo, si sostiene grazie al giroscopio e non inquina essendo elettrico. Si sono addirittura visti modelli speciali per lo sterrato (che ha causato la drammatica morte dell’inventore) e per i campi da golf.
Ebbene, alla Toy Fair 2012 (un congresso sulle nuove tecnologie ludiche), la Inventist ha svelato un prototipo che prende le medesime tecnologie per auto-bilanciare il mezzo e per comandarlo grazie allo spostamento del peso. Solo che invece che essere un clone di Segway è una semplice tavola. Un Hoverboard appunto, con due ruote (entrambe con motore integrato), giroscopi, sensori e quant’altro. Sembra però che si debba guidare con la tavola perpendicolare e non parallela alla direzione della strada (delusione!) e che per il momento non possa raggiungere velocità folli. Anzi, se il prototipo scivola lentamente, la sua evoluzione potrà spingersi al massimo a 16km/h. Inventist ha la paternità di un altro interessante prodotto, Solowheel, una sorta di uniciclo elettrico che pesa 10 chilogrammi e sviluppa una potenza di 1000Watt, si avvale di una batteria agli ioni di litio che garantisce un’autonomia di due ore circa. Il presidente di Inventist, Shane Chen, promette che basteranno 15 minuti soltanto per imparare a padroneggiarlo. Che fortuna avranno questi mezzi bizzarri? Speriamo non rimangano confinati a un mercato di nicchia, ma il rischio è forte.
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