I ricercatori del Platypus LLC dovevano andare ad analizzare la qualità delle acque del fiume Mara in Kenya perché vi era un livello di elementi chimici ben più alti del normale e la fauna ittica ne stava risentendo. I principali “colpevoli” erano gli ippopotami, che riversavano nel fiume una quantità notevole di “rifiuti”, insomma di feci per intenderci. Così i ricercatori hanno pensato bene di realizzare una speciale barca robotizzata che andasse a mimetizzarsi con gli animali del posto e le hanno dato la forma di un coccodrillo. Idea non così furba: è il peggior nemico degli ippopotami ed è stata subito attaccata, vedi video. Dopo il salto, altri cinque folli robot-animali.
La nuova frontiera dei robot volanti? Simulare in tutto e per tutto il volo di un uccello con le due ali che siano in grado di sbattere, ma non solo visto che devono anche farlo indipendentemente l’una dall’altra, proprio come un volatile vero. Due professori dell’Università del Maryland hanno così confezionato Robo Raven, ossia robot corvo (anche se è più grazioso di una cornacchia), che può volare in modo davvero realistico sfruttando però una certa brezza (almeno 16km/h) per sostenersi. In ogni istante “aggiusta” angolazione e intensità del movimento delle ali grazie a due motori separati che calcolano in modo perfetto la stabilità. I robot che simulano il moto di animali stanno facendo passi da gigante, scopriamone altri dopo il salto.
Il più piccolo drone volante è grande quanto un insetto di grandi dimensioni: sviluppato da un gruppo di ricercatori della School of Engineering and Applied Sciences di Harvard, risponde al nome di RoboBee. Sfrutta due ali sottilissime e leggere a membrana che vengono sbattute per 120 volte al secondo per mantenerlo in volo e per gli spostamenti. La componentistica include strisce di ceramica (attuatori piezoelettrici) che si espandono e contraggono quando attraversati da un campo elettromagnetico. Il ricercatore Kevin Y. Ma ha spiegato: “I robot più grandi lavorano grazie a motori elettromagnetici, ma a scale ridotte abbiamo trovato un’alternativa“. Per cosa sarà utilizzato RoboBee? Come automa spia.
Il mulo robot della premiata società Boston Dynamics accresce le proprie capacità diventando anche un abile afferratore e lanciatore di blocchi di cemento. Avete presente i comunissimi componenti da utilizzare per erigere facilmente e velocemente muri e costruzioni? Ebbene questo inquietante e iper-hitech automa può manipolarli con precisione e al tempo stesso può catapultarli a diversi metri di distanza (senza ribaltarsi esso stesso) grazie al braccio. Un esempio di grande ingegneristica dalla società che in questi anni ci ha deliziato con modelli di robot come PETMAN, AlphaDog (vedi sotto) e, appunto, il mulo BigDog.
Il mulo robotico potrà essere utilizzato sia in ambito di soccorsi sia in ambito militare, ma potrebbe anche trovare occupazione come lavoratore 2.0 nei cantieri: pesa 120 kg ed è lungo circa un metro. Corre a quasi 7 km/h, può superare piani inclinati di 35 gradi e trasportare anche 170Kg di carico. Non male.
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Ancora una particolare novità da parte della DARPA ossia dal laboratorio militare tecnologico americano. Il suo vero nome è LS3 – acronimo di Legged Squad Support System – ma tutti lo chiamano Alphadog ed è una sorta di cane robotico un po’ tozzo e con gambe sottili che può però muoversi in autonomia, anche di notte, oltre che obbedire docilmente ai comandi vocali. È stato progettato per spostare carichi pesanti alleggerendo il lavoro ai militari che magari devono muoversi su terreni difficili, dunque forse sarebbe meglio considerarlo un asino robot, anche se la forma lo avvicina di più a un cinghiale così compatto e cicciotto seppur agile: può mettersi sul groppone ben 180 chilogrammi camminando per 32 chilometri al giorno. Dopo il salto vi attende anche un video. Il buon LS3 può dunque muoversi in completa autonomia immettendo una destinazione e lasciando che il sistema GPS lavori da sé oppure si può ordinare di seguire un leader, ad esempio un soldato che lo precede. O ancora può variare in tempo reale le azioni ascoltando i comandi vocali del leader stesso che può ad esempio ordinare di seguirlo, di fermarsi, addirittura di sedersi oppure di attendere e così via. Oltre a tutto ciò, LS3 può nascondersi tra la vegetazione e dunque mimetizzarsi anche se non è proprio silenziosissimo: 70 decibel così come un’automobile, che non è un buon vantaggio soprattutto per missioni segrete o riservate. Ecco il video di LS3 con tanto di caduta e pronta ripresa:
La DARPA aveva realizzato anche uno specialissimo robot volante, che appare proprio come un colibrì dotato di videocamera digitale integrata. Il Robotic Hummingbird ha tutte le qualità del corrispettivo in piume e ossa e può così muoversi con grande agilità andando a raggiungere luoghi pericolosi o semplicemente poco accessibili dagli umani. Si muove in tutte le direzioni, è facilmente confondibile con l’animale quello vero e consuma pochissima energia. Qui sotto lo vediamo in un video. Il progetto AeroVironment Nano Air Vehicle ha permesso di realizzare uno speciale robottino volante radiocomandato a distanza che si muove e rassomiglia in tutto e per tutto un colibrì, il volatile più piccolo al mondo, nonché il più agile.
Questo microscopico UAV misura circa quanto un Samsung Galaxy Tab in apertura alare – 6.5 pollici, il tablet Android è da 7 pollici – e pesa solamente 19 grammi. Include tutto l’hardware necessario al volo, compresa una videocamera miniaturizzata e la batteria. Abbiamo visto in passato diversi altri droni volanti più grandi, ma forse più “ludici” come ad esempio AR Drone di Parrot che funziona con iPhone e iPod Touch oppure il fantastico DraganFlyer con dotazione tecnica in alta definizione.
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