Sarà tutto robotico il calcio d’inizio dei Mondiali 2014 di Brasile. Più precisamente sarà una sorta di inno alle evoluzioni hitech in ambito medico. Grazie al lavoro del gruppo di neuroscienziati al servizio del professor Miguel Nicolelis dell’ospedale Santos Dumont di San Paolo – uno dei centri più all’avanguardia del paese – sarà scelto uno sfortunato ragazzo per un’opportunità unica. Sarà preso tra i diversi pazienti paraplegici seguiti, con un’età compresa tra 25 e 35 anni e gli si “regalerà” la possibilità di poter dare il calcio inaugurale il prossimo 12 giugno, al Maracanà. Come farà? Con una speciale nuova tecnologia che permette di collegare il cervello a una protesi hitech.
Nello specifico, si tratta di una speciale protesi/esoscheletro che si collega direttamente al cervello consentendo la comunicazione diretta e dunque il bypass di eventuali problemi fisici al momento insormontabili. Il progetto in questione risponde al nome di Andar de Novo che si può tradurre come Camminare di nuovo e coinvolge il nutrito gruppo di neuroscienziati seguiti dal professore Miguel Nicolelis dell’ospedale-laboratorio Santos Dumont di San Paolo, che da anni lavorano a un sistema per consentire ai paraplegici la chance di camminare nuovamente, grazie alle evoluzioni tecnologiche.
POWER LOADER: ESOSCHELETRO PER LAVORI PESANTI
Sarà scelto un ragazzo di età compresa tra 25 e 35 anni che sarà protagonista della giornata inaugurale del prossimo 12 giugno 2014 andando a calciare il primo pallone della manifestazione iridata che vedrà protagonista il Brasile. La scena è stata già descritta e promette di essere davvero suggestiva e emozionante perché il ragazzo scelto arriverà in carrozzina in campo, poi poggerà le mani sulla sedia e si alzerà in piedi, camminando fino al centro del campo e addirittura calciando il primo pallone della Coppa del Mondo. Come sarà possibile?
LE SPECIALI PROTESI STAMPATE IN 3D
Grazie a un sistema che collega i nervi funzionanti a un esoscheletro che metterà a disposizione muscoli e struttura ossea artificiale che andranno a lavorare al posto del corpo umano ormai irreparabilmente danneggiato. Il pensiero sarà il comando che consentirà al ragazzo di potersi muovere, camminare e appunto calciare. Non resta che attendere il momento della verità, fra sole due settimane.
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