Samsung Galaxy S5 vs iPhone 5S significa uno scontro tra il meglio che in questo momento possono offrire rispettivamente Samsung e Apple, i portabandiera di Android e del sistema operativo iOS. In realtà il melafonino è uscito già da qualche mese, mentre il nuovo Galaxy è appena stato sfornato, ma non si può prescindere da questo confronto e paragone tra i due topclass per decretare quale sia il migliore. Appunto, chi è il vincitore dello scontro frontale? Domanda da 100 miliardi di euro alla quale cercheremo di rispondere tralasciando inutili derive da fanboy e cercando di non limitarci a un rapido quanto apparentemente inevitabile responso in favore di Galaxy S5 visto che è il top appena ufficializzato.
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Iniziamo dai numeri e dalle sigle con le due schede con le caratteristiche tecniche messe una dopo l’altra, come base di partenza, andando poi a isolare gli elementi utili per il confronto.
Iniziamo per ordine di anzianità, dando dunque la parola a iPhone 5S:
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E poi proseguiamo con Samsung Galaxy S5:
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Lato “ingombro“: inevitabilmente iPhone è molto più compatto, sottile e leggero. In realtà se la sottigliezza è quasi identica (7.6 mm vs 8.1 mm) la differenza si nota nella larghezza e nella lunghezza con rispettivamente quasi 1 centimetro e 1.5 centimetro e mezzo in più per Samsung. Il peso di S5 è di 33 grammi superiore. iPhone 5S sorride a chi non è interessato a un grande schermo, ma più alla portabilità, di contro però paga ben un pollice di diagonale in meno di display, non poca roba. I materiali: Samsung punta ancora sulla plastica (scatenando un piccolo tormentone online dato che è stato definito come l’ennesimo “plasticone” mentre iPhone continua sulla strada dell’alluminio/metallo. Come look non c’è dubbio che l’Apple risulti più prezioso e raffinato, mentre il Galaxy S5 possa sembrare meno pregiato di quanto poi in realtà è. Tuttavia S5 può contare sulla prima delle sue frecce nella faretra ossia la resistenza ad acqua e polvere, che gli consente di non temere immersioni, schizzi oppure sporco e granelli. Tutti elementi che metterebbero subito KO il rivale californiano.
Samsung Galaxy S5 monta Android 4.4.2 KitKat contro iOS7 di iPhone 5s: entrambi sono sistemi operativi eccellenti e completi e dunque non c’è motivo di porre uno sopra l’altro se non seguendo i propri gusti personali. In più gli store, ora, offrono contenuti del tutto equiparabili. Di certo, Samsung condisce il proprio topclass con una serie di funzionalità proprietarie incluse molto interessanti, che per alcuni sono più divertenti che utili, ma che in generale seguono l’adagio del “meglio in più che in meno, se non interessano non si usano”. Quali? Tutti i comandi gestuali più una serie di chicche e servizi della “gamma” S e componenti come il lettore di impronte digitali: ecco, questa è una sorta di riconoscimento del valore di iPhone 5S se non a livello di effettiva utilità quanto in quella di efficacia del marketing. S5 segue la scia di 5S e monta il pulsante fingerprint così come il rivale per accedere al telefono e per effettuare – ad esempio – pagamenti in modo sicuro. Di nuovo c’è il sensore che rileva il battito cardiaco e che si mette a disposizione per tutte quelle applicazioni dedicate al fitness e integrate che conferiscono a S5 il titolo di miglior trainer-fonino. Apple punta invece sullo speciale co-processore M7.
iPhone mette sul piatto un prestante processore Apple A7 a 64bit che sulla carta si presenta come meno performante dello Snapdragon 801 quad-core da 2.5GHz del rivale, tuttavia il melafonino – così come i Nokia Lumia – si fa forte di un’ottimizzazione che va oltre i limiti prettamente numerici. Sarà molto interessante il paragone offerto dai vari test di benchmark oltre che un confronto side-by-side con task identici come compiti “quotidiani” oppure riproduzione di giochi. Se la sfida del processore è dunque “sospesa” in quanto i numeri non parlano così come la prova diretta, quella dello schermo ci restituisce un verdetto netto perché S5 monta un 5.1 pollici a risoluzione Full HD da 432 pixel per pollici che sovrasta il 4 pollici Retina Display da 326 pixel per pollici del rivale. In più, S5 punta su un nuovo sistema per ottimizzare i colori del display e la gamma cromatica a seconda dell’attività e dell’ambiente. La fotocamera? Da un lato la 8 megapixel di iPhone, dall’altra la 16 megapixel di S5. Si tratta del doppio della risoluzione, ma in questi anni abbiamo compreso che non basta “spararla grossa” quanto “sparare bene”. Apple ha montato un sensore protetto da lenti con vetro-zaffiro che scattano foto molto nitide e luminose oltre che registrare video in Full HD. S5 sale a un livello successivo con la possibilità di registrare video in 4k HD e di scattare foto con autofocus in un tempo di appena 0.3 secondi, spaventoso. In più, grazie al potente processore, può offrire in Live Preview l’anteprima dello scatto ad esempio con modalità HDR. iPhone 5S monta un flash migliore, che è doppio e che lavora per creare sempre la migliore temperatura possibile. Infine la batteria: anche qui sulla carta non ci sarebbero storie: 2800mAh vs 1570mAh significa quasi il doppio della capacità, ma S5 monta uno schermo più grande e componenti più evoluti.Tuttavia, secondo quanto dichiarato dalle case produttrici, S5 può consentire di telefonare 21 ore di fila contro le 10 ore del rivale. Di più: con la modalità Ultra Power Save Mode si può abbassare moltissimo il consumo quando si scende sotto il 35% di carica allungando l’autonomia notevolmente.
Per tutto ciò che abbiamo elencato, a nostro avviso Samsung Galaxy S5 è il migliore e soprattutto il più moderno. Ci si aspetta un cambio di ritmo inevitabile da parte di Apple per iPhone 6 (o come si chiamerà) che dovrà necessariamente partire da uno schermo più grande. A livello di semplicità e praticità d’uso può anche rimanere la migliore esperienza grazie a iOS, ma continuare a sedersi sui propri allori e contare sull’ingente truppa di fanboy irriducibili può portare Apple sullo stesso binario di Nokia nel post Nokia N95: dopo aver raggiunto il top è arrivato il declino per mancanza di adeguamento e per l’ostinarsi a procedere su un sentiero un po’ passato di moda.
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