LG L40 è il modello di smartphone più semplice della nuova gamma dei sudcoreani di terza generazione (L-Style III) andando a occupare una fascia entry grazie a componenti di basse performance, ma comunque supportato – ad esempio – da un processore dual core. In uscita a fine marzo, è leggermente squadrato nel design, offre uno schermo da 3.5 pollici a risoluzione davvero piuttosto bassa di 480×320 pixel, motivo per cui si offre a un prezzo di 99 euro. Tuttavia troviamo l’ultima versione del sistema operativo di Google ossia Android 4.4. KitKat oltre che una batteria da 1700mAh che su un telefonino con tali componenti dovrebbe garantire un’autonomia consistente. Qui sopra il nostro video di anteprima, dopo il salto tutte le informazioni e le foto del dispositivo direttamente dal MWC 2014 di Barcellona.
La scheda tecnica parte dal sistema operativo Android 4.4 KitKat con una leggera personalizzazione proprietaria e prosegue con un processore dual core da 1.2GHz accompagnato da 512MB di Ram, c’è una memoria interna da 4GB appena che però è espandibile per fortuna via microSD. Il dispositivo naviga ad alta velocità grazie alla connettività HSPA 14.4 in download e 5.7 in upload, c’è uno schermo touchscreen da 3.5 pollici 480 x 320 pixel. Sul retro ecco una fotocamera posteriore da 3 megapixel, dimensioni: 109.4 x 59.0 x 11.9mm e batteria da 1700mAh.
[npgallery id=12073]
Ecco il riepilogo:
- Sistema operativo Android 4.4 KitKat
- Processore dual-core da 1.2GHz con 512MB di Ram
- Memoria da 4GB
- Connettività veloce 3G (HSDPA+ 14.4Mbps)
- Schermo touchscreen da 3.5 pollici IPS a risoluzione 480 x 320 pixel
- Fotocamera da 3 megapixel
- Batteria da 1540mAh
- Dimensioni di 109.4 x 59.0 x 11.9mm
- Funzionalità KnockCode, EasyHome e Modalità Ospite
[veedioplatform code=”186017b1bb35e1cb8785aa39b91939ec”]
Come possiamo osservare, vengono integrate le funzionalità di ultima generazione come il KnockCode e la EasyHome. Che cosa sono? Iniziamo dalla prima che deriva direttamente da KnockOn che consente di destare il dispositivo dallo standby con un doppio tap sullo schermo. Per garantire la possibilità di aggiungere un passo successivo, si possono andare a selezionare da due a otto parti sul display da toccare in sequenza, come una sorta di codice nascosto appunto, per fare accesso e evitare inserimento di PIN o di sequenza o pattern vari. Il secondo è una soluzione pensata per chi non ha molta dimestichezza col mondo degli smartphone, una sorta di interfaccia vecchio stile che consente di accedere immediatamente alle funzioni base come tastierino numerico, messaggi, fotocamera, lettore musicale e applicazioni in primo piano. Ideale per utenti “maturi”. Ma non inficia il normale uso dello smartphone che mette comunque a disposizione tutte le sue funzioni senza problemi.