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Chad2Win: l’anti-WhatsApp ti paga per messaggiare [FOTO]

Chad2Win è la nuova applicazione anti-WhatsApp che prova a tuffarsi in un traffico congestionato di software di messaggistica istantanea gratuita per cellulari offrendo una particolare funzione. Non solo è tutto gratis e free, dal download all’uso (dunque, privo di abbonamento), ma punta su un particolare sistema pay-to-use ossia ti paga per usarla. In che senso e con che criteri? Viene visualizzata una pubblicità sul lato superiore dello schermo e si potrà scegliere se guardarla (aprendo un video) oppure no e così si partecipa alla distribuzione dei ricavi degli investitori con una fetta del 30% dei ricavi che vengono elargiti agli utenti, con un tetto massimo di 25 euro al mese. Qui sopra una serie di screenshot del servizio, dopo il salto un video.

Idea interessante quella di Chad2Win, una startup spagnola che sta facendo molto bene in patria e che prova anche a sfondare in Italia. D’altra parte non è semplice entrare in un mercato non solo già consolidato nelle sue fondamente, ma con già diverse alternative di qualità. Il software principe è senza dubbio WhatsApp, che per primo ha fatto breccia nel cuore degli utenti stufi di pagare per ogni SMS inviato e dunque liberi di chattare gratuitamente sfruttando la connessione cellulare. Alla fine WhatsApp ha introdotto un canone annuo che – seppur contenuto in 89 centesimi ogni 12 mesi – ha fatto storcere il naso a molti iscritti.

Che hanno cercato altri lidi: vi abbiamo mostrato già una panoramica di tutte le alternative a WhatsApp, uno dei software che sta investendo di più a livello anche pubblicitario è Line (con tanto di Messi come testimonial), ma non sono pochi i software simili e gratuiti da ChatOn allo stesso Skype che può fungere benissimo da IM per cellulari. E poi c’è Chad2Win per iPhone e Android: ecco un video in italiano caricato sul canale ufficiale di Youtube della società che spiega nel dettaglio e in modo semplice come funziona questa applicazione:

La pubblicità non è particolarmente invasiva e occupa la parte superiore dello schermo con un banner: se si decide di cliccarlo si apre una pagina con un video dello spot. Queste pubblicità sono indirizzate a seconda del target personale dunque ogni mese si deve rispondere a 3 domande (oltre che a quelle iniziali al momento del download, su età, sesso e figli) per comprendere meglio di che tipo di utente si tratta. Con che criterio si viene pagati? Con un algoritmo interno che calcola quanto si usa l’app, quanti contatti si hanno e quanto volume di messaggi ci si scambia. I soldi vengono poi trasferiti su un conto bancario, PayPal oppure destinati a un ente benefico.

Diego Barbera

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