L’auto autonoma BRAiVE con tecnologia VisLab, per gli amici la Google Car italiana, è riuscita in un’impresa davvero straordinaria oggi: ha infatti guidato tutta sola nel traffico cittadino di Parma nell’ora di punta, destreggiandosi tra rotonde, semafori, passaggi pedonali e in generale tutti i potenziali pericoli che si possono incontrare durante un cammino non tranquillo. Grazie alla sua speciale dotazione tecnologica interna, fatta di sensori e di camere e grazie soprattutto al compartimento hardware/software messo a punto dal laboratorio dell’Università di Parma, si è ottenuto il massimo risultato in un esperimento per ora unico al mondo.
Ricordate il nostro racconto della speciale tecnologia messa a punto a Parma nei laboratori VisLab con il prototipo BRAiVE in grado di guidare autonomamente nel traffico cittadino (sotto la supervisione di un umano) grazie alla dotazione tecnologica interna? Ebbene, questa mattina, l’auto è partita dal campus universitario, ha percorso Via Montanara, si è immessa sulla tangenziale Sud, è transitata per lo svincolo della tangenziale Nord, dunque si è spostata su Via Europa per ritornare indietro attraverso il tunnel sotto il Ponte delle Nazioni, ha superato agevolmente il semaforo di Viale IV Novembre e si è fermata presso Palazzo della Pilotta.
Il tutto gestendo alla perfezione sia un traffico a singhiozzo con stop, rallentamenti, accelerazioni e pericoli in ogni dove come quello normalmente riscontrabile in città sia il traffico più fluido e veloce della tangenziale, ma anche rotonde con relative precedenze, semafori con attraversamenti pedonali e altro. Era l’esperimento cardine del PROUD Car Test 2013 (Public ROad Urban Driverless-Car Test 2013) ossia il primo test al mondo in condizioni di traffico reale (dunque senza simulazioni né niente di preparato) e soprattutto su strade pubbliche urbane in scenari complessi.
Non era presente nessuno seduto al sedile di guida di BRAiVE, ma nessun pedone né altro automobilista ha mai rischiato nulla visto che l’auto era perfettamente in grado di rendersi conto di eventuali pericoli di qualsiasi genere. Per maggiori informazioni vi rimandiamo all’articolo che avevamo realizzato durante la nostra visita al centro di ricerca, qui sopra potete anche ammirare il video che spiega tutto.
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