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Facebook Graph Search: motore di ricerca impiccione [FOTO]

Facebook Graph Search è il tanto atteso motore di ricerca prodotto in casa dal social network principe del web, che debutta anche in Italia e in tutte i linguaggi. Come funziona Graph Search? Si potrebbe tradurre con Grafo di ricerca oppure Ricerca a grafico; se volessimo riassumere la sua missione in poche parole si potrebbe definire come lo strumento per cercare di trovare il collegamento tra il miliardo di persone iscritte, tra le 240 miliardi di foto, ma soprattutto tra i 3 trilioni di informazioni generate finora. Una quantità spaventosa di dati, una vera risorsa soprattutto commerciale, che Mark Zuckerberg sta cercando disperatamente di sfruttare non soltanto per combattere Google, ma anche e soprattutto per generare ricavi spaventosi.. scopriamone di più.

È da un sacco di tempo che si parla di motore di ricerca in Facebook. Immaginare un mero search engine come Google oppure Bing nella barra di ricerca superiore sembra troppo poco e infatti già da tempo Zuckerberg si è accordato con Microsoft, proprio per Bing, per ovviare a questa funzione. Ma il social network dei record si rivolge soprattutto verso se stesso più che verso il web in generale. Anche perché al proprio interno nasconde una quantità esorbitante di informazioni potenzialmente fruttifere. In buona sostanza, Graph Search sarà un modo per pescare le info che si cercano su persone, interessi, nomi&cognomi, indirizzi/coordinate di luoghi e così via.
 

 
Il tutto nel pieno rispetto della privacy: sarà messo a disposizione solo ciò che è stato dichiarato pubblico. In sostanza, se il proprio profilo è aperto solo amici o amici dei propri amici allora Graph Search pescherà nel profilo solo e soltanto per amici o amici dei propri amici. Se invece il profilo è privato allora non mostrerà alcunché. Se addirittura è pubblico, be’, è una vera manna dal cielo per Zuck dato che le info saranno date in pasto alla platea globale. In realtà viene “venduto” come uno strumento per creare nuovi legami. Tutto molto vero, ma Facebook sa benissimo che molte persone raccontano molto più di quanto pensano e credono e dunque questo strumento potrà davvero andare a insinuarsi in ogni più piccolo dettaglio svelato. La responsabilità – tuttavia – è dell’utente stesso e dunque Graph Search sarà anche un impiccione, ma alla fine si muove entro i limiti del regolamento e dunque “Chi è causa del proprio mal pianga se stesso”. Ok, ma come funziona? Facciamo un esempio pratico.
 

 
Prima di tutto è necessario specificare che Graph Search vive sulle domande degli utenti, che devono avanzare richieste ben precise come “Tutti i miei amici che abitano a Roma e che amano la pizza” oppure “Tutte i miei colleghi di lavoro che giocano a calcetto”, ma più per esteso anche “Amiche di Mario che il giorno 15 gennaio hanno visto al cinema Vita di Pi”. E così via. Il motore ricercherà secondo questi parametri sondando foto, aggiornamenti di profilo, check-in, ecc.. restituendo – se possibile e se disponibile – le risposte. Volete fare una scommessa? Secondo noi la domanda più gettonata sarà “Amiche degli amici che sono single”.

Diego Barbera

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