Il grattacielo One World Trade Center una volta noto come Freedom Tower è finalmente prossimo a essere completato per occupare (e ricordare degnamente) lo spazio lasciato vuoto dalle Torri Gemelle crollate al suolo l’11 settembre 2001 a seguito dell’attacco terroristico che ha squarciato New York City. Per filmare in prima persona e in modo suggestivo il posizionamento della guglia, è stata installata una GoPro sul componente “finale” che ha portato l’altezza a 541 metri. L’idea di utilizzare la videocamera sportiva è merito dell’autorità portuale di New York e del New Jersey, che l’hanno piazzata su una porzione di acciaio delle due sezioni alte ciascuna 22.8 metri e pesanti diverse decine di tonnellate. Il faro che sarà acceso in cima alla torre conterà su 288 LED da 50Watt in grado di produrre 288.000 lumen di luce rendendosi visibile da una distanza di 80.4km.
Videocamera GoPro cade (e si filma) da 3750m: sopravvive [VIDEO]
Ancora un esempio di filmato estremo ottenuto con una videocamera sportiva o action camera GoPro: il piccolo gioiello più amato dai paracadutisti (ma anche dai biker, dagli escursionisti, sub, ecc…) si è autofilmata durante una caduta libera e senza case da un’altezza di 12500 piedi ossia 3750 metri. Era sfuggita dal proprio proprietario, Lucas Damm, ma nonostante l’incredibile volo non si è disintegrata e anzi non solo ha ripreso il proprio atterraggio, ma pure quello dello stesso paracadutista, poco dopo. E’ l’ennesimo filmato curioso con una GoPro, tanto che sta sorgendo un piccolo dubbio.
Lucas Damm era in Canada con i propri amici e voleva filmare un “tuffo” nel vuoto con la propria GoPro montata sull’elmetto, ma probabilmente ha sbagliato qualcosa durante il montaggio e la action camera si è sfilata cadendo verso il suolo come un sasso. Lucas non si è accorto del tutto se non quando è atterrato, dietro segnalazione di un compagno di volo. Una volta recuperata, la GoPro non ha mostrato alcun graffio. Qualche mese fa era stato un iPad a cadere dal cielo, questa volta a scopo (esplicitamente) pubblicitario. Ci sono iPad che si sono disintegrati da cadute da pochi centimetri e altri che sono sopravvissuti a tuffi da addirittura 390 metri di quota, come? E’ testimoniato in questo video in cui viene illustrata la resistenza e la capacità di assorbire gli urti della nuova custodia G-Form. Due tablet di Cupertino sono stati infatti gettati da una coppia di paracadutisti in quello che sarà pure una clip commerciale ma che in fin dei conti dimostra l’effettiva “potenza” protettiva delle nuove custodie.
Non c’è niente da fare: i pericoli più arcigni per i dispositivi tecnologici sono l’acqua e le cadute. Sono proprio queste due le principali cause di morte prematura di smartphone, tablet, notebook, fotocamere digitali, ecc… Le custodie sono dei salvavita eccezionali. A volte addirittura esagerati nelle prestazioni. Un po’ come la nuova proposta di G-Form: la tecnologia proprietaria RPT riesce ad assorbire così bene gli urti da non causare nemmeno un graffio agli iPad lanciati da 1300 piedi di quota. Nello specifico, sono stati utilizzati i modelli di custodia Extreme Edge e Extreme Portfolio iPad.
Nel video si può osservare il momento dei preparativi, del lancio dei paracadutisti e il successivo rilascio degli iPad, che sono stati ben chiusi – ovviamente – all’interno della custodia. Una volta recuperati al suolo, su un morbido prato, si è dimostrato come fossero ancora funzionanti. Altre sopravvivenze estreme? Il Nexus One lanciato come cervello di un razzo artigianale. Tornando all’episodio di GoPro, è da qualche mese che queste videocamere sono al centro di filmati curiosi: che sia frutto della sua grande espansione commerciale o c’è qualche mossa pubblicitaria dietro? Lucas Damm si batte nei commenti sotto al video su Youtube affermando che è tutto autentico.
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