Bucare una gomma è sempre una seccatura, ma può esserlo ancora di più cambiare la ruota. Con un po’ di pratica è una procedura piuttosto veloce e non così difficile, però se qualcuno – gentilmente – si presta a sostituirci è sempre ben gradito. E se fosse un robot? È questo il pensiero che sta dietro l’ultima idea della Defence Advanced Research Project Agency altrimenti e meglio nota come DARPA che ha confezionato uno speciale ARM (Autonomous Robotic Manipulation) che simula l’intervento dei meccanici su uno pneumatico andando a sganciarlo dal cerchione e a sostituirlo. Nel video qui sopra è mostrato in azione, con un tempo accelerato.
Nella Formula 1 i meccanici sostituiscono le quattro ruote a una velocità pazzesca, ma si parla di professionisti che hanno affinato la tecnica per risparmiare decimi di secondo che possono risultare fondamentali e cambiare le sorti di una gara se non di un’intera stagione. Per i privati, cambiare una gomma bucata, squarciata o peggio esplosa non è un atto quotidiano (ci auguriamo!) dunque non tutti sono così pratici e veloci e spesso si chiama l’assistenza. E se nel baule, al posto del classico kit con cric ci fosse un piccolo automa che, una volta piazzato vicino alla ruota, la sostituisca in tutta velocità e autonomia?
Per ora è fantascienza, ma presto si potrebbero vedere robot di questo genere impiegati nelle catene di montaggio oppure in officine meccaniche, per velocizzare la procedura. Un po’ per studiare le tecnologie del futuro e un po’ anche per esercizio di stile la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) ha mostrato il nuovo Autonomous Robotic Manipulation (ARM) che per ora deve però necessariamente appoggiarsi al sostegno di un umano che lo guida passo a passo. Lui, può solo portare a termine compiti semplici, ma presto potrebbe essere automatizzato del tutto.
Vi abbiamo già mostrato quanto siano evoluti bracci robotici e soprattutto mani robotiche, vederle applicate a compiti meccanici piuttosto standard come il cambio ruota non è follia. La DARPA si sta davvero superando con robot sempre più spettacolari e anche scenografici, vi abbiamo infatti già mostrato il mulo robotico che trasporta trotterellando pesanti carichi (e li lancia pure, volendo), ma anche il velocissimo ghepardo-automa che corre più veloce di Usain Bolt. Una delle novità più stuzzicanti è però l’idea di fondo di Avatar portata nella realtà ossia il controllo da remoto di un robot semplicemente con il pensiero. Il futuro hitech è già presente nei laboratori della DARPA, peccato che molti di questi progetti avranno un target militare.
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