E anche il MWC 2013 va nel cassetto lasciando pochissimo spazio prima del debutto del Cebit 2013 di Hannover che debutterà già domani. La fiera spagnola cambia sede spostandosi dalla storica e suggestiva location di Placa Espanya al nuovissimo, attrezzatissimo e tuttavia un po’ anonimo nuovo polo fieristico in periferia. Che cosa ci ha colpito di più e che cosa ci ha invece convinto di meno del Mobile World Congress 2013? Siamo stati al congresso dal 27 al 28 febbraio e in una due giorni senza respiro abbiamo raccolto quanto più materiale possibile. Saltiamo immediatamente dopo la continuazione per leggere un po’ di voti. E – ovviamente – rilanciamo anche a voi lettori, fateci sapere quali sono le vostre valutazioni sul MWC 2013 appena conclusosi.
NOKIA: voto 8
Nokia sembra aver intrapreso la giusta e retta via: puntare tutto su Windows Phone 8 come sistema operativo per gli smartphone di alto range (tipo 920), di medio range (come 720, vedi su) e di quello che si può definire basso, ma che in realtà così basso non è, come Nokia Lumia 520.
SAMSUNG: voto 7
LG: voto 8.5
LG ha presentato quasi tutto in anteprima ufficializzando la serie L di seconda generazione, il nuovo Optimus G (vedi sopra) e l’ancora non uscito F5 dedicato alla connettività LTE. La strategia del produttore coreano è chiara e condivisibile ossia puntare sulla qualità e su prezzi umani e accettabili concentrandosi su pochi modelli e abbandonando tecnologie per ora poco vincenti (ad esempio il 3D).
HUAWEI: voto 7.5
Orma Huawei è stabilmente nell’Olimpo dei produttori di smartphone mondiali più importanti e al MWC 2013 lo ha dimostrato con la coppia di phablet Ascend D2 e Ascend P2 oltre che del gigante Ascend Mate. Che in fin dei conti è anche quello che ci ha convinti un po’ di meno, troppo grosso, con uno schermo non così ad alta risoluzione e un po’ troppo plasticoso nella struttura.
ZTE: voto 7
Bel modello ZTE Grand Memo con il suo schermo da 5.7 pollici che trova solo nel connazionale Ascend Mate un rivale più grosso. La scheda tecnica è solida e completa, così come la personalizzazione interna dell’interfaccia. Quale sarà il prezzo di vendita per il nostro paese e soprattutto il feedback del mercato?
Sony ha scoccato due frecce note ma interessanti come il tablet Xperia Tablet Z e lo smartphone Xperia Z che puntano tutto su alta qualità dei componenti, peso e spessore ridottissimi e una potenza notevole. Davvero gradevoli da maneggiare, velocissimi da utilizzare. Solo un po’ cari.
HTC si porta a casa la palma del miglior dispositivo del congresso ossia HTC One, che però è stato presentato poco prima del debutto della fiera: un piccolo sgarbo (che ormai è prassi comune) e che – per la pagella in sé – non fa meritare un voto migliore. Detto questo, One è davvero un ottimo modello, potrebbe diventare un best-seller. E lo sarebbe diventato forse molto di più con un prezzo più coraggioso.
MOTOROLA: voto 5

Motorola aveva uno stand gigantesco e tuttavia mezzo vuoto dato che non ha ufficializzato niente a Barcellona. È la dimostrazione – se ancora ce ne fosse stato il bisogno – che Google ha comprato più i brevetti che la possibilità di presentare modelli in proprio sfruttando appunto la società americana. Però almeno un device ce lo saremmo aspettati.
FORD: voto 8
Che cosa c’entra Ford con il Mobile World Congress? La casa automobilistica americana è la più attiva sul fronte tecnologico e sull’integrazione dei servizi di intrattenimento nell’abitacolo. Con il sistema SYNC AppLink permette di sfruttare le apps dello smartphone durante il viaggio come Spotify ad esempio.
I’Watch: voto 6.5
Una gran bella idea quella dell’orologio Android made in Italy. Si differenzia dalla massa dei rivali perché si collega in modo attivo al web e non funge solo da “specchio-companion” dello smartphone via Bluetooth. Questo vuol dire che si collega alle varie utenze e propone i contenuti oltre a archiviarli. Si trova dai 299 euro della versione standard ai 15.000 di quella in oro. Peccato solo per la batteria: si scarica ogni giorno.




