I costi del Conclave 2013 sono pari a 4.5 milioni di euro che ovviamente sono a carico dello Stato Italiano e dunque altrettanto ovviamente vengono prelevati dalle nostre tasche. Rispetto al Conclave del 2005 che ha eletto Joseph Ratzinger al soglio pontificio col nome di Benedetto XVI, il prezzo da pagare è sceso in modo sensibile visto che era stimato all’epoca in 8 milioni di euro, ma d’altra parte non c’è stato alcun funerale da officiare. La via più semplice per diminuire i costi è quella della tecnologia che sembra davvero l’altra metà del mondo rispetto alla Chiesa, ma che potrebbe davvero dare una spinta notevole all’immagine del Vaticano troppo associata – giustamente – allo spendere senza badare troppo ai costi. Come potrebbe essere sostituito il Conclave attuale con un’alternativa 2.0 a costi praticamente zero?
In realtà non è noto il costo del Conclave in sé dato che la somma di 4.5 milioni di euro è quella chiesta dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al premier Monti per fronteggiare l’afflusso straordinario di milioni di pellegrini a Roma in occasione dell’elezione del Papa. Visitatori che per altro soggiornano, mangiano e dunque spendono in strutture della Capitale. Che non è cosa malvagia. Tuttavia non è difficile immaginare una somma consistente dell’elezione stessa, mettendo assieme tutti i biglietti aerei dei 115 cardinali (e dei collaboratori), i vestiti, l’organizzazione, l’installazione dei supporti nella Cappella Sistina e l’ospitalità agli elettori presso le debite sedi. Una cifra che forse è meglio non conoscere né sapere visto che potrebbe davvero far storcere il naso, soprattutto se si pensa alle richieste di donazioni, otto per mille e compagnia bella.
Insomma, sarebbe il caso di dare un taglio a una tradizione che è più che altro celebrativa, ma che non vieterebbe effettivamente il ricorso a mezzi pratici, a costo praticamente zero e ugualmente sicuri. È pura fantascienza e probabilmente se un giorno le auto voleranno e se viaggeremo nello spazio alla velocità della luce, il Conclave in Vaticano si terrà ancora con le stesse modalità e dunque con carta da bruciare, abiti costosi su misura da indossare, ecc… Però, ipotizziamo un’organizzazione con le tecnologie moderne.
Ovviamente potrebbe avvenire il tutto in video-conferenza, abilitando una stanza degli appartamenti di ogni Cardinale con un computer e una webcam. Il voto potrebbe avvenire utilizzando un sistema protetto da codice usa e getta con token e da doppia password stile e-banking. Ogni Cardinale sarebbe così in clausura privata e si sbrigherebbero le tempistiche più agilmente. Una volta giunti a una votazione definitiva, da Piazza San Pietro potrebbe fumare un comignolo LED collegato via webcam in tutto il mondo e solo allora il Cardinale prescelto volerebbe a Roma per l’investitura. Il tutto a un costo infinitesimamente più basso rispetto all’attuale. Ma è fantascienza purissima, appunto. Purtroppo.
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