Le Google Maps sono visitate ogni giorno da milioni e milioni di persone che navigano tra le mappe a colpi di clic completando il giro del mondo in poche scrollate e zoomate. C’è chi cerca particolarità e curiosità e chi invece si sofferma sui luoghi delle vacanze preferite. Non mancano schermate misteriose con aerei in volo, animali e giochi di luce bizzarri. Ma in questo marasma di informazioni e dati ci sono dei luoghi che non si possono visitare nemmeno in modo virtuale. Sono le coordinate segrete di edifici, luoghi storici o privati che Google ha dovuto opportunamente censurare, dietro specifica richiesta, ne abbiamo selezionate alcune.
Nell’immagine di copertina troviamo il Palazzo reale ad Amsterdam chiamato Koninklijk Paleis Amsterdam che si può intravedere in mezzo ai pixel volutamente sfocati. Fa parte di una serie di edifici non visibili nella loro nitidezza, facenti parte della corona olandese, come anche la villa Huis ten Bosch. Inoltre presso Vlissingen si può notare una sorta di colorazione mimetica fatta come con Paint per coprire non si sa bene cosa. Tra i luoghi più censurati ci sono molti aeroporti come quello di Buffalo Niagara International Airport che si può ammirare solo in parte, senza scendere troppo con lo zoom. In Giappone, il Minami Torishima Airport dell’isola di Minami Torishima è come sovra-saturato nei colori per proteggere i segreti della Japan Maritime Self-Defense Force.
Non solo potenziali obiettivi di terroristi, ma su Google Maps sono volutamente celati anche obiettivi di bracconieri. Come nel caso del Tantauco National Park in Cile che non svela alcun particolare proprio per non creare un appoggio per i criminali alla caccia degli animali in pericolo di estinzione. C’è infatti chi su Google Maps organizza le vacanze e chi i colpi.
Sembra che sulla tundra russa sia passato un gigantesco evidenziatore a cancellare in fretta e furia qualcosa di segreto. Un po’ come nella satira si illustravano i censori dell’Unione Sovietica. Che cosa si nasconde dentro la macchia marrone non lontana dalla cittadina di Egvekinot a sua volta in prossimità dello Stretto di Bering, che separa la Russia dall’Alaska?
Il Dugway Proving Ground in Dugway, Utah è un sito occupato dall’esercito americano dove si testano in modo massiccio sostanze chimiche molto pericolose, armi batteriologiche e dove si conducono test riservati. L’edificio Michael Aaf è praticamente cancellato via con la gomma.
Sempre negli Stati Uniti, la Cornell University Combined Heat and Power Plant in Ithaca, New York, aperta nel 2010 è stata opportunamente censurata su Google Maps. E’ uno stabilimento eco-friendly dove si genera elettricità pulita da gas naturali per cercare di abbattere l’emissione di sostanza nocive. E’ un progetto universitario, sì, ma top secret.
Infine un luogo suggestivo come Babilonia in Iraq, che può sembrare una città in mezzo al fumo denso e spesso. A proposito di Google Maps, ecco una raccolta di immagini divertenti catturate grazie anche al servizio di mappatura stradale a livello umano Google Street View, che in un’occasione ha persino visto… Dio.
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