Lo abbiamo subito soprannominato Termometro 2.0 in realtà il suo nome ufficiale sarebbe The Scout o – per gli amici – The Tricorder. Già, perché si ispira proprio al gadget tuttofare di Star Trek e come l’accessorio tecnologico della serie di fantascienza, può monitorare in pochi secondi i valori vitali di un individuo fornendo un check-up completo e profondo. Come funziona? Questa sorta di quadratino si appoggia alla fronte del paziente, ma non si limita a misurare la temperatura visto che cattura anche i valori di elettrocardiogramma, pulsazioni cardiache, pressione e livelli di ossigeno. “Sono numeri e percentuali piuttosto noiosi quando si è in salute, ma diventano importantissimi quando si è malati – spiega Walter de Brouwer, CEO di Scanadu che lo sviluppa, a Mountain View – possono infatti essere i primi sintomi di un’infezione, ad esempio“.
Bastano solo 10 secondi a Scout per misurare tutti i valori, che poi invia tutte le informazioni allo smartphone che – grazie a un’apposita applicazione – si rende conto se allarmare l’utente oppure tranquillizzarlo. Il dispositivo arriverà in commercio entro fine anno, il prezzo sarà di circa 150 dollari. A proposito di Tricorder, ne è stato realizzato un altro esemplare tangibile e reale, che può essere utilizzato grazie al sistema operativo Linux che ne governa il funzionamento e grazie al doppio schermo touchscreen che garantisce un uso piuttosto comodo. Qui sopra la foto del device, dopo il salto la sua composizione tecnica e le caratteristiche e funzionalità. Il tricorder è un oggetto ideato dagli sceneggiatori di Star Trek, una sorta di compagno tecnologico inseparabile per i protagonisti delle serie TV. Con l’andare degli anni è diventato sempre più evoluto e compatto, fino alle dimensioni tascabili dell’ultimo episodio, Star Trek: The Nex Generation. Che cos’è? Nella finzione è un computer estremamente potente e flessibile che può andare a ricoprire una grande varietà di comandi e di funzionalità differenti tra loro. Nella realtà non ci va nemmeno vicino.
In Star Trek si utilizzano i tricorder durante le esplorazioni per cercare fonti energetiche, sulle navi spaziali per il controllo dei motori e dell’elettronica e in infermeria per il controllo dei parametri vitali dei pazienti. Tutto grazie a una serie di sensori che analizzano ambiti e situazioni più disparate. Diversi smanettoni si sono ingegnati per realizzarne versioni reali, ed è apparsa anche un’applicazione per smartphone o tablet Android. Oggi è il turno del tricorder con Linux. Così come l’originale, anche questo si avvale di diversi sensori che sono stati combinati insieme da Peter Jansen, fautore appunto del Ticorder Project. Nello specifico, il modello in questione si chiama Mark 2 e monta il sistema operativo Linux, considerato il migliore anche per la sua natura open source. E’ dotato di un microcontroller ARM e sfrutta due schermi touchscreen OLED per poter navigare nei vari menu interni e per attivare le funzioni. Peccato solo che necessiti di addirittura 6 pile AAA per il funzionamento.
Ok, ma a cosa serve Tricorder Mark 2? Non è una semplice scatoletta con schermi touch fine a se stessa, ma in effetti può svolgere diverse rilevazioni grazie ai sensori interni e restituire report. Può così raccontare sui campi magnetici, sul valore dell’umidità, temperatura, pressione atmosferica e luce ambientale. Insomma, ha le stesse funzioni di un orologio da polso tecnologico moderno oppure di una delle stazioni meteo di Oregon Scientific.
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