Robot Kenshiro copia ossa e muscoli del corpo umano [VIDEO]

Direttamente dal Giappone ecco Kenshiro, un robot davvero speciale perché include una sorta di riproposizione artificiale dell’apparato scheletrico e muscolare umano. È senza testa visto che non serve – rendendolo per questo motivo anche assai inquietante – e riesce a compiere movimenti decisamente realistici come testimoniato nel video qui sopra, anche se la camminata rimane un po’ il suo tallone d’Achille. Questa piccola meraviglia robotica è frutto del lavoro dei ricercatori dell’Università di Tokyo e prende ad esempio il corpo di un bambino di 12 anni. Le ossa sono in alluminio e i muscoli artificiali con micromotori sono ben 160 sparsi tra collo, spalle, tronco, gambe e braccia. A cosa servono questi esperimenti? Non sono fini a se stessi, ma servono per mettere a punto esoscheletri e supporti per pazienti con problemi di deambulazione o con menomazione fisica.

Gli esoscheletri robotici potranno aiutare i paraplegici a condurre una vita più confortevole, è questa la promessa che sentiamo pronunciare da lungo tempo dagli sviluppatori di tecnologie mediche. Con ReWalk, alle parole si è accompagnato anche una dimostrazione molto interessante visto che permette di osservare il livello evolutivo di un’applicazione evoluta. Il target di questa tecnologia è quello di pazienti con paralisi degli arti inferiori, che ovviamente sono impossibilitati a muoversi in posizione eretta. Ma grazie a questo paio di gambe robotiche si potrà pensare a un recupero di questa abilità, grazie al progetto che qui sopra viene raccontato in azione nella clinica di Downey in California. Il Rancho Los Amigos National Rehabilitation Center di Downey in California è l’unico ospedale della parte occidentale degli Stati Uniti a poter testare un sistema evoluto come ReWalk, ossia molto più che un semplice prototipo e ormai una tecnologia entrata nella vita quotidiana di diversi pazienti. Grazie a una donazione da parte di una società locale, l’ospedale californiano ha ottenuto in dono alcuni esemplari di ReWalk, ognuno dal valore di 85.000 dollari. L’origine di questo sistema di locomozione assistita per paraplegici è israeliana grazie al lavoro di un team di ingegneri locali.
 

 
Di più: l’ingegnere capo di questo progetto è a sua volta paraplegico e proprio per questo motivo ha sfruttato una spinta in più verso lo sviluppo della tecnologia che potrebbe aiutare più di una condizione nel suo stato. Qualche tempo fa vi avevamo parlato di un tipo speciale di sedie a rotelle con possibilità di “elevare” l’utente in modo eretto portandolo a un livello standard di altezza, ma un sistema di propulsione del genere è molto di più. Ma cosa permette di fare questo tipo di gambe robotizzate? Permette di salire e scendere dalle scale, entrare e uscire da un’automobile, recarsi con precisione in un locale anche della casa come ad esempio il bagno. Per la dimostrazione pubblica è stata scelta la dottoressa Dr. Mindy Aisen che da 20 anni è obbligata alla sedia a rotelle “Non ho mai provato un dispositivo del genere è stupefacente“. Per funzionare correttamente e offrire la giusta stabilità, richiede che il paziente si regga attraverso un paio di stampelle. Ecco tutte le altre notizie in ambito tecnologico-medico.

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