Puntualissimo anche quest’anno arriva il report IBM 5 in 5 che per il 2012 si concentra sui computer e sulla loro evoluzione: secondo il colosso informatico statunitense, entro il prossimo lustro si aprirà ai sistemi cognitivi. Questo significa che i terminali potranno letteralmente sfruttare capacità simili ai cinque sensi umani: udito, tatto, olfatto, gusto e vista. Invece che interpretare un oggetto come un set di dati, i computer avranno un approccio più umano, considerandolo un’entità. Sarà possibile ad esempio che un computer possa vedere un quadro e comprendere se è un falso o originale. Come si svilupperà la tecnologia?
Per quanto riguarda il tatto, sarà una funzione molto utile ad esempio per i rivenditori. Sarà infatti possibile passare una mano o un dito su uno schermo e percepire il tessuto di un abito grazie a una serie di feedback tattili. Per la vista, oltre all’esempio del quadro, i computer potranno identificare meglio tutti i componenti e le informazioni di un’immagine o di un video analizzando i pixel nel loro insieme più che – come ora – come una serie di punti. L’udito: i computer ascolteranno e potranno predire quando un albero è prossimo a cadere a seconda degli scricchiolii oppure – una vera magia – cosa un neonato sta cercando di esprimere ai propri genitori (appetito, malessere, ecc…). Per il gusto, i computer potranno analizzare gli alimenti in modo tutto nuovo ad esempio per scovare prodotti contraffatti o non più commestibili. Infine l’olfatto: stesso discorso grazie ai “nasi” virtuali che potranno anche annusare malattie.
IBM aveva pubblicato anche l’anno scorso il report sulle tecnologie future e tra le anticipazioni al limite della fantascienza era possibile trovare anche la lettura del pensiero intesa come controllo mentale. Già, la società leader nel settore informatico ha promesso questa incredibile innovazione tecnologica del controllo da remoto con i pensieri di dispositivi come smartphone, computer o tablet. E tutto questo in un lasso di tempo non così dilatato ma in “appena” un lustro, cinque anni. Che possibilità ci sono che la profezia si avveri?
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IBM punta forte sul controllo mentale dei dispositivi: perché ciò possa essere fattibile è necessario ovviamente prima riuscire a captare il pensiero stesso – o meglio le onde cerebrali – e tradurle in comandi, in informazioni digeribili dai device elettronici. In cinque anni tutto ciò dovrebbe diventare realtà. A oggi è possibile il controllo verbale grazie a tecnologie come ad esempio Siri così come con Android e Windows Phone o come con Kinect di Xbox 360 così come le gestures ossia i comandi gestuali. Ma il prossimo passo sarà il controllo mentale, grazie a caschetti con sensori che captano i segnali elettrici del cervello. “L’idea è quella di utilizzare l’attività delle sinapsi per azioni di tutti i giorni come una telefonata, accendere le luci o meglio ancora nella riabilitazione“, scrive IBM Research News.
Attualmente i caschetti EPOC per questa funzione sono grossi, scomodi e anche per certi versi inquietanti, ma presto saranno miniaturizzati fino a diventare minimamente invasivi. Esistono già diversi impieghi già realizzati di controllo mentale come il gioco Mattel Radica Mindflex Duel game oppure la sedia a rotelle controllabile dal pensiero.
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