Finalmente ecco Google Maps per iOS 6 e per iPhone 5 sbarca su App Store con il download gratuito: il servizio di mappe e di navigazione satellitare guidata ritorna alla carica dopo essere stato estromesso dal parterre di applicazioni installate di default sui nuovi melafonini. Apple ha deciso di puntare sul proprio servizio, cadendo però in una serie imbarazzante di errori e di imprecisioni: Tim Cook – AD Apple – è arrivato addirittura a consigliare di installare Google Maps, scusandosi col pubblico. E Google ora mette sul piatto il nuovo performante software dal peso di 6.7MB compatibile anche con iPhone e iPod Touch con iOS 5.1. Cosa offre? Navigazione guidata con immagini in alta risoluzione e Street View, visuale 2D o 3D, traffico live e indicazioni pedonali e mezzi pubblici. Si fa ancora attendere, però, la navigazione offline.
Ed era arrivato a settembre anche il mea culpa di Apple in merito al disastroso debutto delle mappe proprietarie con il nuovo sistema operativo iOS 6 e ovviamente con iPhone 5. L’amministratore delegato Tim Cook si è pubblicamente scusato affermando che a Cupertino si realizzano prodotti della migliore qualità, ma che ciò non è avvenuto e non è stato rispettato con le mappe, che risultano zeppe di errori grossolani, imprecisioni e così via. Insomma sembra un servizio ancora in fase beta nemmeno avanzata. E, colpo di scena, ma mica tanto, Tim Cook ha suggerito di utilizzare le Google Maps (che sono state ovviamente tolte come standard nel frattempo) finché la situazione non si stabilizza.
Codacons aveva intanto diramato un comunicato stampa ufficiale con il quale rivela di aver sporto denuncia nei confronti di Apple per via delle mappe proprietarie protagoniste dell’aggiornamento a iOS 6.0. Citiamo testualmente “Le nuove mappe per iPhone, iPad e iPod Touch sono sballate e potenzialmente pericolose“, così l’associazione esorta Cupertino a ritirarle il prima possibile e esorta i consumatori a sospendere ogni aggiornamento senza escludere possibili risarcimenti, soprattutto “Se si considerano gli elevati prezzi pagati dagli utenti per prodotti che dovrebbero rappresentare perfezione tecnologica e che invece creano confusione e delusione“. Vengono citati esempi clamorosi come un giardino di 35 acri diventato aeroporto, la stazione Paddington di Londra scomprsa così come Statua della Libertà e il Ponte di Brooklyn a New York in modalità flyover.
Intanto anche le mappe riscontravano diversi pareri negativi da parte di chi le ha provate da subito. Apple ha abbandonato infatti il servizio di Google per affidarsi a un software fatto in casa, con contenuti completamente gestiti da Cupertino. Il risultato? Come da versioni preliminari non mancano le imprecisioni, bug anche pesanti come elementi importanti che spariscono, città dove non dovrebbero esserci, nuvole che coprono foto satellitari e ricostruzioni approssimative. Insomma, un debutto problematico che non ha mancato di scatenare l’ironia del web, che già sta massacrando il nuovo iPhone 5.
Il caso più emblematico è la burla di un museo che secondo le mappe di Apple si trova direttamente immerso nel bel mezzo di un fiume. La società TomTom ha fornito i dati di navigazione per il servizio proprietario e si è subito dissociata da ogni qualsiasi problema riscontrato affermando che è responsabilità di chi ha progettato il sistema (leggi: Apple). E già si rimpiangono le Google Maps che prima erano default, ma che con l’aggiornamento a iOS 6.0 o con l’acquisto di iPhone 5 sono ormai parte del passato. E voi, come vi siete trovati dopo l’aggiornamento? A proposito, ecco tutte le istruzioni sul passaggio.
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