Google Knowledge Graph è la novità che dalle parti di Mountain View preparano da ormai tre anni e che finalmente sbarca anche in Italia dopo aver debuttato negli USA a maggio, di cosa si tratta? E’ un nuovo modo di intendere la ricerca basata prettamente su un’esperienza visiva e multi-connessa, un concetto forse più semplice da provare che da descrivere. Letteralmente, si potrebbe tradurre come Grafico di Conoscenza ed è proprio questo il senso del progetto di Google, una sorta di reticolo e di collezione di contenuti come persone, posti e oggetti della rete e del mondo stesso la cui relazione viene esplicata restituendo dati e informazioni correlate in un modo organizzato e più facilmente fruibile. Geniale il claim dell’iniziativa “Google Knowledge Graph, things not strings” ossia cose non stringe.
Knowledge Graph di Google è insomma un modo di rivoluzionare la ricerca online rendendola sempre più visuale e immediata. La volontà è quella di passare da una ricerca testuale a una più arricchita e totale. Sul blog ufficiale di Google si fa l’esempio di “Taj Mahal”, che fino a questo momento si è cercato con due semplice parole e successivamente si analizzano i risultati. Tuttavia con Taj Mahal si possono intendere diversi altri elementi come il monumento indiano, un musicista premiato ai Grammy o un casinò ad Atlantic City. Google mostrerà dunque un grafico con tutte le possibili vie alternative della ricerca in una sorta di ramificazione.
Sarà un modo anche per cercare di risolvere i problemi relativi alle omonimie e ai risultati che vengono buttati in mezzo agli esiti e che invece poco c’entrano. Con la visualizzazione a grafico, infatti, si potrà osservare a una semplice occhiata il panorama totale. Se ad esempio si cerca “Van Gogh” si potranno visualizzare anche gli altri pittori della stessa corrente, che l’hanno ispirato, che ne hanno ripreso lo stile o i musei, negozi di gadget. si aprirà la galleria fotografica dei quadri.
Ok tutto molto bello, ma come avverrà la ricerca tramite il grafico? Prima di tutto si cliccherà sull’argomento desiderato, scegliendo quello pertinente (Google, riuscirà a formare insieme di elementi comuni, però ovviamente dipenderà dall’utente indicare quello corretto) e scartando appunto gli omonimi. In seconda battuta sarà mostrata una sorta di sintesi delle informazioni fondamentali, nel caso di una persona storica, ad esempio, la biografia con le opere o le attività più importanti della propria vita. La terza è quella che dà senso al progetto ossia la divagazione che parte dalla ricerca iniziale proponendo spunti. Ad esempio cercando Matt Groening si può scoprire che i genitori si chiamano Homer e Marge e le sorelle Lisa e Maggie.