Google si è espressa decisamente in modo onesto nei confronti dei pagamenti via NFC (Near Field Communication) ossia sfruttando il chip integrato in smartphone e tablet, che permette la comunicazione sicura a breve raggio. Nonostante Mountain View sia ai vertici della sperimentazione e dell’offerta grazie al servizio Google Wallet, è ben conscia che siamo ancora lontani da una diffusione capillare. Da un boom, insomma, che potrebbe arrivare non prima di tre o meglio cinque anni. Ci sono paesi già più predisposti anche mentalmente come l’Oriente hitech e altri più diffidenti, come ad esempio la stessa Europa.
L’affermazione è giunta dal vice presidente del settore Wallets and Payment di Google ossia Osama Bedier, che è intervenuto nella recente Global Mobile Internet Conference svolta a San Jose (California), riconoscendo che Google è al vertice dell’innovazione grazie a Google Wallet, ma il pubblico deve ancora abituarsi all’idea e in generale siamo lontani quasi un lustro dal boom. Wallet si sta rapidamente evolvendo: ha abbandonato il vincolo al circuito Citibank Mastercard o a carte prepagate andando a offrire a tutti i dispositivi Android personali un collegamento on the cloud su un unico portafoglio virtuale legato agli operatori telefonici. E in Italia? Vodafone è stata la prima a tentare una sortita in questo settore, seguita poi da Poste Italiane che presto avvierà un sistema di pagamento via NFC (grazie a una speciale SIM card che include la tecnologia). Piano piano la situazione si sta smuovendo.
Anche Amazon guarda con interesse alla tecnologia NFC ossia a quella speciale innovazione che permette i pagamenti sicuri in distanze nell’ordine di pochi centimetri, quanto basta per formare una piccola intercapedine tra lo smartphone e il ricevitore. Il Near Field Communication è uno standard che sta entrando a poco a poco in buona parte degli smartphone moderni e Amazon potrebbe adottarlo nella sua sezione Amazon Payments così da rendere più snelli e svelti i micropagamenti per servizi, apps e contenuti. Ecco come potrebbe funzionare.
Amazon Payments è la divisione specializzata appunto nei sistemi di pagamento per Amazon e la tecnologia del momento in quest’ambito è senza dubbio la NFC (Near Field Communication) per i micropagamenti senza fili, semplicemente avvicinando il dispositivo al ricevitore/lettore. Amazon vorrebbe allargare i propri orizzonti e offrire questa possibilità di micropagamento non solo attraverso il proprio portale, ma anche con gli altri di e-commerce per raggiungere una platea molto vasta. Ne sapremo di più fra non meno di 4 mesi, nel frattempo in Italia si può già pagare il biglietto del bus via NFC.
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