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Wikipedia, editor a pagamento “sporcano” l’enciclopedia

Un nuovo scandalo investe Wikipedia ossia l’enciclopedia contributiva del web: due tra gli editor storici e più fidati hanno tradito il fondatore Jimmy Wales (foto su) e in generale le norme del sito andando a piazzare aggiornamenti di pagine dietro pagamento, favorendo associazioni e organizzazioni. In buona sostanza, hanno ricevuto un compenso per inserire all’interno di determinate pagine riferimenti a enti e società che così hanno fruito dell’ottimo posizionamento di Wikipedia sui motori di ricerca e il prestigio di essere citati sulla stessa enciclopedia. Un caso che ha mandato su tutte le furie Wales – “E’ disgustoso, indagheremo“, ha affermato – che già da tempo sta per altro combattendo con il problema-editor sempre meno numerosi.

I due colpevoli dello scandalo sono Wikipedian In Residence ossia rivestono un importante ruolo visto che dovrebbero intermediare tra l’enciclopedia e istituzioni culturali. Invece, come nel caso di Roger Bamkin e Maximillion Klein si è andati un po’ oltre questo potere andando a piazzare articoli positivi sulle società stesse coinvolte e aggiornamenti in altre pagine per garantire una credibilità online massima al “cliente”. Nel caso di Bamkin sembra che dietro alle richieste ci sia il governo di Gibilterra, protagonista di 17 aggiornamenti in un solo mese, ma d’altra parte su LinkedIn, l’editor si definisce come un “Consulente PR di grande esperienza e proficuo”. Klein, sul sito della propria società UntrikWiki, afferma che un articolo positivo su Wikipedia rappresenta una strategia di posizionamento di alto valore.
 
Se Wikipedia cresce in modo esponenziale di giorno in giorno accogliendo migliaia e migliaia di nuove pagine in qualsiasi linguaggio e aggiornate in tempo reale sull’attualità, gli editor non seguono il trend e anzi sono sempre meno, col rischio di ingolfare il lavoro di controllo, rettifica e monitoraggio dei contenuti. Gli editor sono infatti dei super-utenti, che possono decidere se un argomento, una personalità o un avvenimento può meritare un articolo, modificano i testi stessi, cancellano quelli sbagliati o poco coerenti e inerenti e controllano che tutto sia a posto. Però se un lustro fa ne venivano promossi 30 al mese, oggi sono solo due i nuovi editor ogni 30 giorni. Un bel problema, dovuto a una selezione definita, da un editor stesso, come “Da corte suprema“.
 
Il processo di selezione degli editor è molto più elaborato di qualche anno fa. Un tempo bastava farne richiesta e si era praticamente abilitati, oggi si deve passare un vero e proprio esame che spazia dalla conoscenza dei diritti d’autore alle regolamentazioni interne di Wikipedia e ovviamente alla dimostrazione di possedere il giusto buon senso per acquisire i poteri di scelta. Il risultato è che sono sempre meno gli editor e per di più sono sempre più uomini e così, come denunciato dallo stesso fondatore, Jimmy Wales, vengono privilegiati argomenti più maschili e non vengono trattati contenuti molto cercati soprattutto dalle donne. Cambieranno i criteri di accettazione di nuovi editor o diventeranno una vera e propria setta?

Diego Barbera

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