Il sogno di migliaia di utenti di Facebook sarebbe quello di avere uno strumento sicuro e ufficiale per scoprire chi visita il proprio profilo oppure chi legge e visualizza gli elementi pubblicati. Per questioni di privacy ciò non è possibile (e le applicazioni che millantano di offrire questa informazioni sono irrilevanti), però si potrà sfruttare un “potere” abbastanza simile dedicato a un ambito ristretto del social network di Mark Zuckerberg ossia i Gruppi. Si tratta di quell’insieme di utenti che hanno fatto accesso a una sorta di insieme che condivide interessi o progetti comuni. Quando si pubblicherà un elemento all’interno del gruppo e qualche altro iscritto lo visualizzerà, si riceverà un’apposita notifica che informerà non solo del numero di clic ma anche dell’identità dei lettori.
I Gruppi sono una delle parti più dinamiche di Facebook e uno dei settori ai quali Mark Zuckerberg tiene di più visto che possono essere considerati dei veri e propri rivali delle cerchie di Google Plus ossia il vero pro del social network di Mountain View. I Gruppi sono utilizzati soprattutto per organizzare ad esempio eventi oppure incontri all’interno di una cerchia – appunto – di contatti che possono essere ad esempio familiari, amici, colleghi, ex-compagni di classe o di squadra e così via. Grazie alla nuova funzionalità introdotta in questo campo (e presentata sul sito ufficiale) sarà possibile scoprire chi ha letto cosa e quando.
Sarà evidenziata l’identità di ogni lettore e l’informazione sarà poi inviata a chi ha pubblicato l’elemento con una notifica che sarà in tutto e per tutto simile a quelle che si ricevono quando qualcuno commenta un nostro status o foto, quando qualcuno accetta l’amicizia e quant’altro. Sarà possibile anche ricevere notifiche speciali come quella che si può richiedere nel momento in cui tutte le persone del Gruppo abbiano letto un determinato contenuto che era stato precedentemente condiviso. A corollario viene anche aggiornato lo spazio Eventi che diventa una sorta di calendario più facilmente consultabile.
Perché questo comando si apre solo ai gruppi e non in generale a tutti gli elementi condivisi su Facebook? Perché, si chiedono molti, non si può ad esempio sapere chi ha visitato il profilo (sia dei contatti sia esterno)? La questione si blocca sul muro della privacy visto che sin dalla nascita Facebook ha protetto la libertà dell’utente di agire sullo spazio sociale, ad esempio non rivelando chi deseleziona un amico dalla propria lista. Tuttavia si potrebbe fare un’eccezione andando a apporre il proprio consenso. Così come su LinkedIn (già ultimamente preso molto a spunto da Facebook) si potrebbe acconsentire a svelare il proprio passaggio sui profili altrui e in cambio si potrà sapere chi ha visitato il proprio. Ma difficilmente sarà attuato.
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