Finalmente la FIFA si è tolta i prosciutti dagli occhi e ha aperto all’uso della tecnologia in campo per evitare ulteriori figuracce in merito ai gol fantasma. Si tratta dei tanto famosi tiri che carambolano su pali o traverse oppure che vengono salvati dal portiere quando hanno superato di pochi o tanti centimetri la linea di porta. Ovviamente giocatori e soprattutto il portiere stesso sanno qual è la verità, ma non lo confesseranno mai e guardialinee, arbitri e assistenti di porta non si sono dimostrati all’altezza non riuscendo a percepire il gol. E così, dopo un’attesa lunga e inutile, finalmente l’International Board ha vagliato l’uso di sistemi tecnologici che saranno utilizzati a partire dal Mondiale per Club del 2013 e per la Coppa del Mondo del 2014, mentre già si parla di un interessamento anche da parte dalla Premier League – la serie A inglese – dal 2012-2013. Quali strumenti verranno utilizzati?
Le tecnologie esistono da tempo, ma si è deciso arbitrariamente di non utilizzarle: chiedete maggiori lumi ai tifosi Ucraini che hanno visto la propria nazionale uscire dagli Europei di casa a causa di un gol regolare non assegnato nonostante la presenza di un assistente di porta a un paio di metri dalla linea di porta inglese. Ha avuto la meglio, dunque, Sepp Blatter della Fifa che è prevalso contro il parere contrario di Michel Platini, presidente Uefa. Quali strumenti si utilizzeranno? Il celeberrimo occhio di falco già comunemente usato nel tennis, che sfrutta la triangolazione di diverse videocamere ad altissima velocità di cattura delle immagini, che ricostruiscono in tempo reale il volo della palla e dunque la sua posizione, in tempo reale. Inoltre si testerà anche il sistema ‘GoalRef‘ danese-tedesco che sfrutta sensori magnetici per segnalare in tempo reale se la palla ha passato la linea o meno, senza possibilità di errore.
I gol fantasma sono passati alla storia perché hanno deciso ad esempio il mondiale inglese vinto dai padroni di casa, ma ogni mese, anche per partite meno importanti, capita che dopo alcuni tiri non si possa comprendere (in diretta) se la sfera abbia attraversato completamente o no la linea. Tutto dipende quindi dalla decisione dell’arbitro aiutato dagli assistenti, ma gli errori sono innumerevoli. Era stato presentato nel 2007 Adidas Teamgeist II, un pallone hitech che avrebbe potuto ovviare a questo fastidioso inconveniente grazie all’utilizzo di un interno altamente tecnologico.
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Il pallone hitech ha un interno composto da sensori e chip che lavorano in coppia a altri sensori situati nei pressi della porta per stabilire in tempo reale se la palla sia finita oltre la linea o no, un trackaggio preciso e neppure troppo complicato da realizzare. Era stato promesso un test in importanti competizioni, dopo che un test giapponese aveva confermato la sua bontà ma la proposta di Adidas si era scontrata appunto contro il muro dell’International Football Association Board che chiedeva una sicurezza del giudizio del 100%; paradossale parlare di sicurezza al cento per cento con il calcio, uno degli sport più approssimativi e soggettivi che esistano. Ma il progetto è naufragato nonostante l’appoggio – tra gli altri – dell’allenatore dell’Arsenal Arsene Wenger. Oggi si arriva finalmente alla svolta con il doppio sistema in via di approvazione. Il limite sarà però il costo visto è stata stimata una spesa di circa 300.000 euro a stadio.