Steve Ballmer non aveva accolto iPhone nel migliore dei modi cinque anni fa, al momento del debutto dello smartphone di Apple. Anzi, come testimoniato dal video qui sopra, possiamo affermare senza dubbio che la sua opinione sull’allora appena nato melafonino era piuttosto deridente e negativa: “500 dollari per un cellulare sovvenzionato da un contratto, il più costo al mondo non sarà interessante per i clienti business perché è senza tastiera e non è valido per le email. Noi vendiamo milioni e milioni di telefoni ogni anno, Apple zero. Abbiamo sul mercato ottimi modelli con Windows Mobile come Motorola Q che costa 99 dollari e può riprodurre musica, navigare su Internet, gestire email e messaggistica istantanea. Magari venderà bene, ma lo guardo e dico che mi piace la nostra strategia, mi piace molto“. C’è chi non ha dimenticato questo video e l’ha riproposto proprio cinque anni dopo. Ma si sa che quando Ballmer sente la parola “Apple” scattano i cinque minuti.
Apple ha festeggiato i primi cinque anni di iPhone e gli oltre 150 miliardi di fatturato generato dallo smartphone di Cupertino, che quest’anno – verso fine estate inizio autunno? – uscirà con la sesta versione. Un successo planetario che è coinciso anche con il tramonto di Windows Mobile e con il sorgere dell’ottimo OS Windows Phone. Al momento della ripresa del video, ovviamente, Android ossia il sistema operativo leader nel settore mobile, era ancora nebuloso e embrionale. Oggi domina. E sono passati solo cinque anni.
Steve Ballmer è odiato o amato senza vie di mezzo, è un personaggio estremo e che non vede tonalità di grigio tra il bianco e il nero. Soprattutto non riesce più a controllarsi quando vede un qualsiasi oggetto firmato dai tanto odiati rivali della società fondata dall’omonimo Jobs. Due anni fa, in visita alla Trevecca Nazarene University a Nashville, Ten., ha individuato tra la folla un Macbook Pro di proprietà di John Hancock.
Lo studente sbarbatello ha chiesto “Signor Ballmer mi può fare un autografo sul mio portatile?“. E Gerry Scotti Ballmer non ci ha pensato su due volte, ha preso il pennarello e ha firmato impassibile il notebook proprio in prossimità del logo della Mela: “Te ne serve uno nuovo?“, poi la firma, ma John ha rivelato che sopra il notebook girava OS Microsoft. “E’ tutto tuo” risponde Ballmer consegnando il portatile.
“Mr. Ballmer, would you sign my laptop?“, e perché no deve aver pensato Steve che ha lasciato la sua firma sulla scocca del notebook della Apple già pregustando il tam tam sui blog e siti di una e l’altra fazione. Il caso (beh, il caso..) ha voluto che John fosse anche possessore di un blog che ha accolto immediatamente foto e video ed è stato subissato di visite. Ballmer è stato al gioco, era lì per il meeting annuale del Nashville Technology Council.
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