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Twitter per rispondere agli alieni del Segnale Wow

Twitter è il mezzo scelto per rispondere al Segnale Wow!, 35 anni dopo averlo misteriosamente ricevuto. Che cos’è il “Wow Signal!”? Il 15 agosto 1977 il dottor Jerrry R. Ehman rilevò un forte segnale radio a banda stretta mentre stava lavorando al progetto SETI utilizzando il potente radiotelescopio Big Ear dell’Università dello Stato di Ohio negli Stati Uniti. Era un segnale strano perché non arrivava dalla Terra e nemmeno dal Sistema Solare, ma quei 72 secondi di sorpresa non trovarono mai una ripetizione. Da dove arrivava? Chi l’aveva inviato? Ovviamente si pensò subito agli alieni. Così, per l’anniversario, National Geographic ha organizzato un evento speciale e sociale che coinvolge tutti gli utenti di Twitter, che potranno inviare un tweet di risposta da “girare” poi agli alieni.

E’ proprio Twitter il mezzo scelto dal canale satellitare National Geographic per lo speciale evento che andrà in scena nella notte tra il 29 e il 30 giugno prossimo. Si tratta della notte tra venerdì e sabato e in quel breve lasso di tempo (fino alle 7 di mattina del 30) sarà possibile inviare un tweet di risposta al segnale Wow. Per partecipare sarà necessario pubblicare un cinguettio contenente l’hashtag “#ChasingUFOs”. Spazio alla fantasia, dunque, si dovrà immaginare cosa riferire a eventuali e ipotetici utenti alieni. Sarà premiata l’originalità e la sinteticità ovviamente, visto il limite dei 140 caratteri.
 
Lo staff di National Geographic raccoglierà tutti i cinguetii e li unirà insieme in un codice univoco che sarà inviato nello spazio attraverso il radiotelescopio Arecibo in Portorico. Quando? Ovviamente il prossimo 15 agosto quando si festeggerà il 35esimo anniversario della ricezione del segnale Wow. Sarà una sorta di nuovo messaggio dell’umanità a eventuali ascoltatori extraterrestri. Nel 1974 sempre dal radioscopio di Arecibo fu infatti spedito verso l’Ammasso Globulare di Ercole a 25.000 anni luce un messaggio con una codifica lineare di un messaggio bidimensionale che includeva un sunto della nostra umanità con un radiotelescopio, appunto, segnali matematici, un uomo stilizzato e la spirale del DNA.
 
Ma questo segnale, in definitiva, che diavolo è? Lo stesso Ehman che l’aveva captato non credeva alla provenienza extraterrestre, secondo lui era un segnale terrestre che poi è rimbalzato su un detrito spaziale ritornando indietro. Tuttavia ci sono alcune contraddizioni visto che la frequenza interessata – 1420MHz – è parte di uno spettro protetto, una larghezza di banda in cui è vietato trasmettere. Si pensa che sia causa della scintillazione interstellare che emetterebbe un debole segnale continuo, ma anche in questo caso non c’è certezza e non si può escludere la natura “artificiale” del segnale.

Diego Barbera

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