Debuttano le Twitter Hashtag Pages che sono speciali spazi sociali che sembrano presi direttamente da Facebook e a tutti gli effetti si possono considerare come rivali numeri uno delle pagine stesse della creatura di Mark Zuckerberg. Che cosa sono? Sono spazi dedicati agli eventi che raccolgono tutto a proposito: dai tweet considerati più interessanti e soprattutto provenienti da utenti particolarmente seguiti alle notizie correlate fino alle foto e ai video condivisi attraverso i link e lo spazio proprietario di Twitter. Per ora è solo un esperimento legato alla Nascar Sprint Cup, ma ci sono tutti i presupposti affinché il progetto continui, chissà come la prenderà Zuckerberg?
Le pagine Facebook sono state create per favorire la condivisione di elementi, status, commenti, foto e video riguardanti un particolare argomento. Sono una vera manna per le società che puntano sul social networking e per gli utenti che desiderano promuovere se stessi o la propria attività. Twitter non poteva certo stare a guardare: d’altra parte il social network più utilizzato dalle celebrità di ogni campo, che lo sfruttano come sostituto ormai dei comunicati stampa dato che i cinguettii hanno la stessa valenza di una dichiarazione ufficiale. E così è nata l’idea delle Twitter Hashtag Pages.
Si possono immaginare come una sorta di spazio che aggrega tutte le notizie e le informazioni a proposito di un evento, visto che per ora è stato testato in occasione di una delle gare della NASCAR Sprint Cup, con una pagina dedicata e promossa addirittura con uno spot TV. La stella polare di questi spazi sociali è ovviamente l’hashtag ad esempio #Nascar appunto che permette di accorpare tweet, risposte a tweet, foto e link a risorse esterne che vengono unite in un’unica pagina più facilmente leggibile e apprezzabile. Come avverrà l’aggregazione? Grazie al software, in automatico, ma anche con una moderazione umana che selezionerà e filtrerà ciò che si riceve mantenendo solo ciò che conta.
Ad esempio con la Hashtag Page di #NASCAR, si possono trovare foto e video pubblicati dai piloti, da VIP appassionati oppure da giornalisti di importanti testate, qualche commento divertente oppure significativo di utenti “normali”. Si nota subito che molti contenuti siano stati “portati” sulla pagina anche se sprovvisti dell’hashtag stesso ed è paradossale, ma sottolinea quanto sia presente la moderazione della mano umana. Funzionerà? Non resta che attendere qualche settimana e poi le Hashtag Page potrebbero debuttare a livello globale.
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