La versione di Greco degli Esami di Maturità 2012 per il Liceo Classico è stata svelata e si tratta di un brano di Aristotele dal titolo Non il caso ma la finalità regna nelle opere della natura che sembrava in un primo momento tratta dal Protreptico o Esortazione alla filosofia risalente circa al 350 a.C. invece si è poi scoperto che appartenesse a De partibus animalium e che iniziasse con la frase “δει με δυσχεραινει“. La caccia alla traduzione è partita da subito e i collaboratori da casa – leggi: parenti e amici – si sono immediatamente all’opera per cercare la soluzione o per produrla da loro stessi. Vi pubblicheremo la risoluzione e la traduzione non appena sarà resa disponibile online, sarà questione di pochi minuti. Aggiornamento: la versione tradotta vi aspetta dopo il salto.
La versione tradotta sembra essere questa:
Perfino circa quegli esseri che non presentano attrattive sensibili al livello dell’osservazione scientifica la natura che li ha foggiati offre grandissime gioie a chi sappia comprenderne le cause, cioè sia autenticamente filosofo. Sarebbe del resto illogico e assurdo, dal momento che ci rallegriamo osservando le loro immagini poiché al tempo stesso vi riconosciamo l’arte che le ha foggiate, la pittura o la scultura, se non amassimo ancora di più l’osservazione degli esseri stessi così come sono costituiti per natura, almeno quando siamo in grado di coglierne le cause. Dunque, non si deve nutrire un infantile disgusto verso lo studio dei viventi più umili: in tutte le realtà naturali v’è qualcosa di meraviglioso. E come Eraclito, a quanto si racconta, parlò a quegli stranieri che desideravano rendergli visita, ma che una volta arrivati, ristavano vedendo che si scaldava presso la stufa della cucina (li invitò ad entrare senza esitare: “anche qui – disse – vi sono dei”), così occorre affrontare senza disgusto l’indagine su ognuno degli animali, giacchè in tutti v’è qualcosa di naturale e di bello. Non infatti il caso, ma la finalità è presente nelle opere della natura, e massimamente: e il fine in vista del quale esse sono state costituite o si sono formate, occupa la regione del bello. Se poi qualcuno ritenesse indegna l’osservazione degli altri animali, nello stesso modo dovrebbe giudicare anche quella di se stesso; non è infatti senza grande disgusto che si vede di che cosa sia costituito il genere umano: sangue, carni, ossa, vene, e parti simili. (Aristotele, “De partibus animalium” I, 5)
Confermato, la traduzione del brano è proprio questa. Qualcuno dei nostri lettori si trova in questo momento in aula per la seconda prova degli Esami di Maturità 2012? Fateci sapere nei commenti qui sotto.
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