Apple ha “investito” 2,6 milioni di dollari non tanto per un progetto di sviluppo di una tecnologia futura quanto per la nuova tappa dello scontro con Samsung negli Stati Uniti. Più precisamente si tratta di un versamento cautelativo che era necessario per dare il via e rendere operativo il blocco delle vendite del tablet Samsung Galaxy Tab 10.1 di prima generazione negli USA appunto. Si tratta di una spesa legale che era stata richiesta dal tribunale di San Jose visto che in caso di sconfitta in tribunale di Cupertino sarebbe servito come risarcimento. Samsung ha immediatamente presentato una mozione per richiedere la sospensione della decisione. Come terminerà la vicenda? Si punta a un sostanziale pareggio che non dovrebbe modificare più di tanto gli equilibri.
Samsung perde ancora una battaglia nella guerra di trincea contro Apple dopo lo sberleffo dello scorso gennaio in Germania: la società sudcoreana aveva infatti visto respinta la richiesta in merito ai diritti su un brevetto che riguardava la connessione alle reti cellulari da parte di iPhone e iPad. La decisione era arrivata dal tribunale della città di Mannheim che ha espresso il proprio giudizio su uno dei sette brevetti citati dalla società asiatica. Era un’ennesima prova che questa logorante battaglia legale potrebbe concludersi con un niente di fatto. La Germania è terra di sconfitte per Samsung, che ha visto più volte respinte le proprie richieste ma anche clamorosi blocchi come quello avvenuto in occasione dell’IFA 2011 di Berlino con lo stand censurato e con i prodotti presentati e poi subito dopo ritirati dagli espositori. Le vittorie parziali delle ultime settimane non hanno cambiato di molto l’equilibrio del conflitto.
Tornando sullo specifico brevetto chiamato in causa da Samsung, il rifiuto del tribunale tedesco potrebbe seguire due fili logici, due possibili spiegazioni. La prima è che il brevetto non sia stato infranto e che dunque Apple non abbia utilizzato proprietà intellettuali altrui. La seconda è che i diritti su tale brevetto siano decaduti e dunque Sammy non abbia alcun diritto di rivalsa. In realtà sembra che sia una sorta di gioco delle scatole cinesi visto che i brevetti sulle comunicazioni cellulari di proprietà di Samsung sono in regolare licenza a Qualcomm che ha sottoscritto un contratto con i sudcoreani e poi rifornisce anche Apple. In questo caso i californiani non dovrebbero pagare visto che è Qualcomm che si è già occupata dell’impegno.
Di sicuro la vicenda continuerà e non conoscerà soste, anzi al contrario vedrà controbattute dall’una e dall’altra parte fino al momento in cui, probabilmente, l’attenzione scemerà o si sposterà su altri fronti. Apple ha da sempre puntato forte sulle battaglie legali, non sarà certo breve come “guerra”.
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