Il caso tra Apple e Motorola ha intrattenuto una flotta di avvocati per almeno un anno e mezzo, ma come si poteva ampiamente prevedere (ve l’abbiamo preannunciato diverse volte) si è risolta con un nulla di fatto dato che il caso è stato ovviamente archiviato. La sfida tra i due giganti, che significava per altro Google versus Apple dato che Mountain View detiene la proprietà di Motorola Mobility, non ha portato a nessuna conclusione dato che – come ha spiegato il giudice competente – non è possibile indicare con una precisione assoluta chi ha copiato chi e quale società abbia tratto giovamento da proprietà intellettuale dei rivali. Inoltre è impossibile quantificare eventuali danni. Insomma, molto rumore per nulla, con scaramucce e dispetti dall’una e dall’altra parte. Ma se proprio volessimo indicare un vincitore sarebbe sicuramente Motorola, che ha dovuto difendersi dagli attacchi di Apple e alla fine ne esce pulita da una situazione in cui aveva solo da perdere. In realtà una piccola vittoria Motorola se l’era già presa, in Germania.
Lo scorso febbraio era arrivata la clamorosa decisione del tribunale tedesco di Mannheim che aveva sentenziato un’importante vittoria di Motorola (e dunque di Google) nei confronti di Apple. Cupertino pagava dazio per via di infrazioni sull’uso di brevetti 3G-UMTS e anche sulla ricezione della posta elettronica in modalità push. Come conseguenza erano state immediatamente bloccate tutte le vendite online dei prodotti di Apple come iPhone 4, iPhone 3Gs e iPad 3G. Ovviamente era arrivato il ricorso di Apple, che aveva riportato tutto nella normalità
Apple aveva immediatamente bloccato le vendite online dei due smartphone iPhone 4 e iPhone 3GS (iPhone 4s non era ancora ufficiale all’inizio della causa) oltre che dei tablet come iPad 2 3G, ma si poteva continuare a comprare questi dispositivi presso i rivenditori e negli Apple Store disseminati sul territorio nazionale. Un po’ come era avvenuto a danno di Samsung con la gamma Galaxy sempre in Germania a seguito dell’ingiunzione seguita alla denuncia di Apple.
Quali erano stati i motivi scatenanti di questa decisione? Sono due i brevetti che sarebbero stati infranti, il primo riguarda la connessione veloce 3G-UMTS mentre il secondo riguarda la tecnologia push che Apple utilizza sia nel proprio servizio di cloud computing iCloud e in MobileMe. Per questo motivo i dispositivi bloccati erano quelli che agganciano la rete cellulare, mentre iPad solo Wi-Fi e iPod Touch erano immuni.
Sullo store online di Apple Germania questi prodotti erano indicati come non disponibile, ma ovviamente non si trattava di un esaurimento scorte quanto di una sorta di congelamento delle stesse, fino a che non si fosse avanzato il ricorso, che poi è puntualmente arrivato. Una delle leve utilizzate da Cupertino è stata quella della scarsa apertura di Motorola a eventuali accordi commerciali per i propri brevetti che, in fin dei conti, sono considerati standard del settore e dunque accessibili con più facilità anche dai concorrenti (vedi FRAND, ossia Fair and non-dicriminatory licensing). Tante parole e tante battaglie che hanno tolto un po’ di liquidi alle società per via delle spese legali, ma che in fin dei tempi non hanno portato ad alcun beneficio. Soprattutto per i consumatori.
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