Google Doodle per Keith Haring con gli omini colorati

Davvero bello il Google Doodle di oggi che si dedica al 54esimo anniversario dalla nascita di Keith Haring, il celebre pittore e writer americano diventato amatissimo per via dei suoi colorati omini e figure stilizzate che compongono murales anche giganteschi, come l’ultimo pubblicamente realizzato, tra l’altro proprio in Italia a Pisa. Nato a Reading il 4 maggio 1958 è purtroppo scomparso a soli 31 anni a New York il 16 febbraio 1990 a causa dell’AIDS. Ed è proprio per combattere questa malattia nei più piccoli che ha fondato la Keith Haring Foundation, che ha gentilmente concesso il permesso a Google di poter realizzare un Doodle tra i migliori degli ultimi mesi. Gli omini compongono le lettere del motore di ricerca, nel perfetto stile Haring. Scopriamo qualcosa in più sulla sua vita.

Keith Haring si guadagna così il Doodle a 54 anni dalla nascita, lui che ha vissuto per soltanto 31 anni pur sfruttando appieno il poco tempo che gli è stato concesso. Nato a Reading il 4 maggio 1958, è scomparso a New York il 16 febbraio 1990, diventando uno dei più celebri artisti contemporanei grazie al suo graffitismo di frontiera, contaminato da elementi di cultura popolare e anche da fonti insospettabili come i cartoni animati di Walt Disney. Durante la propria vita, negli anni ’80, ha condiviso la platea newyorkese insieme ad altri artisti importanti come Jean-Michel Basquiat e Richard Hambleton. Le sue opere sono conservate in musei su tela oppure sui muri di edifici in tutto il mondo, Italia compresa. La formazione artistica è iniziata da piccolissimo visto che il padre Allen era proprio disegnatore di fumetti.
 
Unico maschio tra quattro figli, ha frequentato all’Ivy School of Professional Art di Pittsburgh e la commercial-art, ma abbandona per un viaggio per il paese in autostop, on the road, nel 1976, entrando in contatto con diversi artisti e passando in seguito diverso tempo a Castro Street a San Francisco, cuore della comunità omosessuale della città californiana. Di ritorno a Pittsburgh, si ri-iscrive all’Università e lavora in una galleria d’arte dove espone anche i suoi primi disegni, poi due anni dopo si trasferisce a New York dove ci rimane fino alla fine della propria vita e dunque anche della propria carriera. C’è da ricordare che diverse volte è stato arrestato per la sua attività di graffitaro per strada.
 
In Italia, ha esposto a Milano, Bologna e soprattutto ha impreziosito un muro a fianco della chiesa di Sant’Antonio di Pisa con una gigantesca opera chiamata Tuttomondo e dedicato alla pace universale. Morirà pochi mesi dopo, nel febbraio del 1990 a New York, a causa dell’AIDS, che lo portò anche a fondare la propria associazione Keith Haring Foundation a favore dei bambini malati di HIV. E’ solo l’ultimo di una serie di Google Doodle (scoprili tutti nella nostra pagina dedicata) artistici come ad esempio quello per Robert Doisneau con il logo fotografico, per Eadweard Muybridge con il cavallo in movimento oppure infine per Juan Gris con il logo cubista.

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