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Facebook e lo status donatore di organi: il social network salverà vite

Facebook è una perdita di tempo? Sono molti che lo credono, ma potrebbe sfruttare il suo immenso bacino d’utenza pari ormai a oltre 900 milioni di “abitanti” per scopi davvero interessanti e costruttivi. Ad esempio per aiutare a raccogliere quanti più possibili donatori di organi. E’ lo stesso fondatore del social network, Mark Zuckerberg, a raccontare questo progetto ormai entrato nella fase finale del proprio sviluppo e dunque prossimo a essere integrato in piattaforma sotto forma di Status per la Timeline. In sostanza, tra le varie informazioni personali che si possono pubblicare sul proprio profilo ci sarebbe anche quella che indica l’iscritto come “donatore di organi”. Una funzionalità lodevole, che potrebbe salvare la vita a milioni e milioni di persone.

C’è sempre necessita di donatori di organi, che però spesso e volentieri non esplicitano in tempo la loro volontà. Si ricorre spesso al caro e vecchio metodo del biglietto inserito nel portafoglio oppure ci si affida ai parenti, amici e partner per l’estremo dono, ma potrebbe non essere sufficiente. Da tempo si invoca una sorta di database mondiale dove inserire o meno la propria volontà, così che in caso di incidente – toccare ferro please – si possa rendersi utile per un’ultima volta. Ma un database mondiale già esiste… è Facebook e raccoglie ormai oltre 900 milioni di utenti. Ossia circa un abitante su sette della Terra. Poco prima della discesa in Borsa, Zuckerberg cala l’asso.
 
E’ una mossa strategica molto importante sia per l’utilità effettiva del portale sia per l’immagine del sito. Che così afferma a piena voce “Sono importante, posso salvare vite“. Ed è vero: immaginate la portata di questa funzionalità, se anche un decimo degli iscritti deciderà di prenderla in considerazione si potrebbe essere davanti a una vera e propria rivoluzione visto che al momento della decisione, si potrebbe controllare il profilo personale del “papabile” e procedere dunque all’asportazione degli organi visto che varrebbe come un consenso scritto e confermato. Ci sarebbero, però, da spiegare meglio i particolari sul controllo e sulla verifica visto che sono numerosi i casi di omonimia e inoltre è una decisione che dev’essere presa in tutta fretta. Tuttavia, visto che alla fine vengono sempre interpellati i parenti o i partner questi potrebbero consultare il profilo – visto che sanno qual è quello vero – e dare la risposta.
 
Mark Zuckerberg è intervenuto in occasione del seguitissimo programma televisivo Good Morning America su Abc News e ha raccontato della novità. Ha così raccontato che sono negli Stati Uniti d’America sono ben 114000 i pazienti che sono in lista d’attesa per un organo vitale come un cuore, un fegato, un polmone o un rene. In tutto il mondo si stimano circa 5 milioni di persone in attesa in questo momento e, sempre negli USA, sono 18 gli sfortunati che muoiono aspettando la telefonata. E’ una presa di coscienza e di coraggio che dovrebbe interessare tutti gli utenti di Facebook, tra un gioco, un quiz e una ripubblicazione e un’altra di link sempre uguali. Basta un clic. Chissà se questa mossa a sorpresa farà alzare ancor di più la quotazione del social network prima dell’ingresso ufficiale in Borsa, attesa fra qualche settimana.

Diego Barbera

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