Con la nuova generazione di Kindle di Amazon, si potrebbe assottigliare sempre più la linea di separazione tra lettori di ebook e tablet: secondo rumors che sopraggiungono da oriente, la società americana starebbe lavorando a una nuova serie di ereader con schermo non più a raggi infrarossi con inchiostro elettronico quanto un più classico LCD multitouch capacitivo a colori. Insomma, si lascerebbe da parte lo schermo in bianco e nero che però tanto piace per il suo ridottissimo consumo e per la grande leggibilità per lasciare spazio a un display che normalmente si può trovare su un tablet. La mossa avrebbe un valore strategico non indifferente visto che così la società di Jeff Bezos offrirebbe una grande varietà di “piccoli” Amazon Kindle Fire (vedi foto su) a basso costo per cercare di salire ancora di più nelle classifiche di vendita americane.
Sarebbero in arrivo diversi nuovi tablet prodotti da Amazon che andrebbero a rimpolpare la gamma Kindle che già ora conta sul best-seller Kindle Fire. La società guidata da Jeff Bezos sta raccogliendo numeri enormi negli USA e ha tutte le carte in regola per diventare uno dei numeri uno nel settore delle tavolette di medio range con sistema operativo Android. Così, da fondi che arrivano dalla Corea del Sud, si prospetta un 2012 all’insegna di altri modelli, forse addirittura quattro, che andrebbero a coprire diverse diagonali di schermo e anche diversi livelli di potenza complessiva. Ma non è l’unico progetto entusiasmante di Amazon in corso d’opera.
Kindle Fire è stato uno dei prodotti più di successo della storia di Amazon, di sicuro una delle varianti di Kindle che ha venduto più velocemente e ha messo da parte più profitti. Il motivo è semplice: questo tablet con sistema operativo Android si piazza stabilmente nel medio range con una scheda tecnica completa anche se non esagerata. Per questo può mantenere un prezzo abbordabile e per tutte le tasche. E così negli USA è diventato il secondo tablet più venduto dopo iPad.
Ha scatenato anche un mercato grigio notevole ossia la pratica di acquisto da un paese in cui un prodotto è venduto e uno in cui non lo è, per vie ufficiose. Da noi in Italia è appena stato messo in vendita Kindle Touch che non è propriamente un tablet, ma più un lettore ebook evoluto, anche se può collegarsi (gratis) via 3G. Digitmes ha però riferito di una tattica commerciale aggressiva di Amazon, con almeno 4 altri tablet in cantiere.
Ce ne dovrebbe essere uno dalle dimensioni importanti, da almeno 10 pollici e uno sempre da 7 pollici ancora più abbordabile, con un prezzo che, a questo punto, potrebbe allinearsi con quello ipotizzato per Google Nexus Tablet, di circa 200 dollari. Quanto c’è di vero in queste ipotesi? Una buona percentuale, Amazon batterà il ferro finché è caldo, si spera solo che consideri altri mercati oltre a quello americano, in Italia siamo sicuri che potrebbe fare molto bene.
Intanto Jeff Bezos, numero uno di Amazon, è stato impegnato in un’altra impresa: recuperare dal fondo dell’oceano i quattro motori della missione Apollo 11. Si tratta dei quattro propulsori del primo stadio del razzo Saturn V che nel 1969 portarono in orbita la missione Apollo 11 che fu la prima a far toccare a un uomo la superficie lunare. Attualmente si trovano adagiati a 4.267 metri sotto il livello del mare. L’intento di Bezos è quello di recuperarli e di esporli al Museo spaziale di Seattle. Magari con l’aiuto del sommergibile di James Cameron, giunto da solo nella Fossa delle Marianne?