Sony nella bufera con l’annuncio di 10.000 licenziamenti a livello globale pari al 6 per cento dell’attuale forza lavoro. Il motivo? Lo scarso rendimento del settore delle “operazioni LCD di piccole e medie dimensioni” ovverosia delle TV LCD e dei monitor a cristalli liquidi, che sono andati in perdita per il quarto periodo commerciale di fila. Un flop di vendite che costerà caro soprattutto ai dipendenti di questi settori che saranno tagliati per cercare di consolidare le attività e ottimizzare così i costi di gestione. E’ un’ammissione della perdita dello scettro in uno dei segmenti dove il colosso nipponico dominava, fino a pochi anni fa. Come Yahoo.
Fino a pochi anni fa le TV Sony Bravia erano il top della gamma e del settore delle televisioni piatte, grazie alla qualità delle immagini e ai servizi legati. Un tempo, insomma, i liquidi (cristalli) generavano fior di liquidi (profitti) per la società nipponica, che però ha subito la rimonta di concorrenti asiatici come ad esempio Samsung – soprattutto nella produzione dei pannelli e nel settore monitor – e di LG che ha preso di petto la questione 3D con la tecnologia Cinema 3D.
In generale Sony si sta riorganizzando non essendo più sul podio delle società tecnologiche più importanti al mondo. Recentemente ha inglobato Ericsson, rilevando le quote degli svedesi e presentando così nuovi smartphone – Sony Xperia U, Sony Xperia S e Sony Xperia P – con il solo nome Sony. Come riportato dal quotidiano nipponico Nikkei, specializzato nel settore finanziario, il numero di tagli nel personale arriverà a 10.000 ossia circa il 6% del totale.
Il settore LCD riguardante monitor e soprattutto TV, ha registrato per il quarto periodo commerciale consecutivo un profitto in rosso e la società deve ridurre drasticamente i costi. I licenziamenti interesseranno tutti i paesi in cui Sony opera, per spalmare il taglio. La notizia arriva pochi giorni dopo quella di Yahoo, protagonista di un altro corposo taglio nei posti di lavoro, per cercare di sopravvivere alla concorrenza schiacciante di Google e Bing.
Yahoo e Sony, che fino a 10 anni fa erano considerate le società tecnologiche più importanti rispettivamente per i servizi online e per i prodotti, ora versano in una condizione delicata (soprattutto Yahoo). E come un buon giardiniere, il consiglio di amministrazione è consapevole che per puntare alla prossima primavera e fioritura non c’è altra via che sfrondare i rami secchi, senza pensarci troppo su.
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