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Categories: GoogleSocial Media

Google Doodle per Eadweard Muybridge, con il cavallo in movimento

Si ritorna a un Google Doodle animato, finalmente, con l’anniversario dalla nascita di Eadweard Muybridge che ha visto la luce a Kingston upon Thames il 9 aprile 1830 per spegnersi proprio nella città natale l’8 maggio 1904. Il Doodle odierno prende vita cliccando sul tasto play al centro, con i vari fotogrammi del cavallo al galoppo che accelerano e vanno a comporre quello che è considerato uno dei primi esempi di video con fotografie, “Cavallo in movimento“. E Mountain View non perde l’occasione di ricordare nel migliore dei modi il fotografo inglese che rivestì un ruolo di primo piano nello sviluppo di quello che poi portò al cinema. Qui sopra il logo prima dell’animazione.

Nato come Edward James Muggeridge esattamente 182 anni fa poi diventato Muygridge e infine Muybridge, Eadweard è il protagonista del Doodle di oggi, un esempio di come Google possa realizzare loghi personalizzati davvero interessanti, molto più che la lunga sfilza di precedenti fin troppo semplici che abbiamo potuto osservare da qualche mese a questa parte. Non appena si visita la homepage appare questa sorta di mosaico di immagini di cavallo su sfondo colorato. Facendo ben attenzione si possono notare le lettere stilizzate del logo, composte dai colori blu, rosso, verde e giallo.
 
Cliccando sull’icona play si dà vita alla magia e si può rivivere, o quantomeno immaginare, la stessa emozione provata verso la fine degli anni ’70 del 1800. Muybridge era stato infatti chiamato a dimostrare che un cavallo in corsa lasciasse almeno per un istante tutte le zampe sollevate da terra. Fino a quel momento, soprattutto i pittori avevano pensato che per alcuni tratti i cavalli potessero letteralmente saltare, ma nella massima estensione della corsa. Così monto una fila di 24 macchine fotografiche lungo un rettilineo, con un filo a terra che azionava l’otturatore, quando pestato dagli zoccoli. Si ottenne così The Horse in motion che dimostrava che il momento di sospensione avveniva al contrario quando tutte le zampe erano “raccolte” come nel caricamento di una molla.
 

 
Dopo l’evento traumatico dell’omicidio dell’amante della moglie – poi assolto visto che fu considerato “omicidio giustificato” – progetto uno strumento chiamato Zoopraxiscopio, del tutto simile allo Zoetropio (una sorta di tamburo di immagini dove guardarci dentro per osservare immagini in movimento) dedicato però alla visione non personale ma collettiva. Insomma, un cinema primitivo. Dopo una vita spesa negli Stati Uniti, Muybridge ritornò in Inghilterra dove morì nel 1904. A proposito di Google Doodle, ecco la nostra pagina con tutti i loghi personalizzati, da non perdere.

Diego Barbera

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