Judea Pearl è il vincitore dell’edizione 2012 del Turing Award ossia del Premio Turing, conosciuto anche come il Premio Nobel per l’Informatica. Il professore dell’UCLA è stato insignito per il lavoro lungo una vita incentrato sull’Intelligenza Artificiale. Grazie alle basi gettate sono stati poi realizzati software di uso ormai comune come ad esempio l’assistente vocale evoluto Siri presente su Apple iPhone 4S oppure la tecnologia di guida autonoma delle Google Car. La motivazione del premio, da parte della Association for Computing Machinery (ACM) A.M. Turing Award, è che il suo lavoro, “Ha permesso la creazione di macchine pensanti in grado di far fronte all’incertezza, prendendo decisioni anche quando le risposte non sono bianco o nero“.
Judea Pearl è il professore della UCLA che si può considerare a ragione una delle figure più importanti dietro i progressi dell’Intelligenza Artificiale (AI) ossia ai software, algoritmi e tecnologie che permettono a macchine di poter ragionare in autonomia, senza il controllo diretto dell’uomo. L’esempio di Apple Siri ossia l’assistente per iPhone 4S e delle Google Car che guidano da sole sono solo due esempi pratici di un lavoro lungo oltre trent’anni.
La riunione annuale della Association for Computing Machinery (ACM) A.M. Turing Award ha così deciso di consegnare quello che viene riconosciuto come il Premio Nobel per l’Informatica a Pearl, che riceve anche un assegno da 250.000 dollari grazie al fondo creato da Google e da Intel, due colossi informatici americani. Succede a Leslie Valiant dell’Università di Harvard, che invece è specializzato nel settore informatico scientifico. E’ un grande riconoscimento per Pearl, che era salito agli onori della cronaca per un recente dramma.
E’ infatti il padre del giornalista Daniel Pearl, rapido e assassinato da militanti pakistani connessi con Al-Qaeda e dal Fronte Islamico Internazionale nel 2002 per essere sia americano sia ebreo. Judea ha ricevuto delle belle parole da parte del passato vincitore Vinton Cerf che ha affermato che “Pearl ha ridefinito i termini delle macchine pensanti e ha avuto un’influenza persuasiva non solo sul progresso dei dispositivi con capacità cognitiva, ma anche in ambiti come la robotica, econometrica, statistica“.
Una delle più grandi opere di Perl è quella della filosofia del “Bayesian Network” che si riferisce a un modello statistico che prende a ispirazione le attività neuronali del nostro cervello, cambiando costantemente a seconda degli stimoli e senza dipendere da un supervisore. E’ un modello usato ad esempio per studiare e analizzare esami medici e biologici. Nato a Tel-Aviv in Israele, ma in possesso anche della nazionalità americana, Pearl è anche appassionato di musica, suona e canta, nel 2008 ha ricevuto la Benjamin Franklin Medal nel settore Computers and Cognitive Science.
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