Si sta facendo un gran parlare del primo grande problema relativo al nuovo iPad: si surriscalderebbe troppo quando impegnato in elaborazioni impegnative come ad esempio durante in gioco. Apple ha immediatamente risposto a queste voci con un comunicato piuttosto stringato: “Il nuovo iPad rilascia prestazioni notevoli grazie allo schermo Retina Display, al processore Apple A5X, supporto di connettività veloce 4G LTE e una batteria che può durare fino a 10 ore di autonomia. Tutte queste operazioni avvengono entro i limiti termici previsti. Se i clienti hanno qualche problema dovrebbero contattare AppleCare“. Tradotto: il nuovo iPad si scalda? ‘Sì, ma non è un problema, l’avevamo previsto’. Sul serio?
C’è già chi ha coniato un termine per il problema del surriscaldamento eccessivo del nuovo iPad: Heatgate ossia scandalo del calore, che va a seguire a ruota quell’Antennagate che appunto coinvolgeva i problemi strutturali di iPhone 4. Ricordate? Per via della struttura metallica interna, se si impugnava lo smartphone soprattutto con la mano sinistra in chiamata si poteva subire un drastico calo del segnale e dunque un’esperienza finale non così soddisfacente a 360 gradi.
Ebbene, le prime recensioni dei portali e i primi feedback dei clienti del primo giorno hanno segnalato una certa produzione di calore sulla scocca. Si è dato un numero e un valore a queste voci. Si è stimolato il nuovo tablet con elaborazioni complesse come ad esempio un videogioco di alta qualità oppure con il test benchmark GL e si è stressato il dispositivo. Al momento del massimo sforzo ha raggiunto una temperatura di 33.6 gradi contro i 28.3 gradi di iPad 2. Un aumento di 5.3 gradi pari a quasi il 20%. Ma per Apple siamo “nei termini previsti”.
Si sa che Apple non è certo disposta ad ammettere un men che minimo errore, si veda il caso Antennagate con l’ormai epica conferenza stampa in cui Steve Jobs ha riconosciuto il problema ma ha rilanciato affermando che i telefoni non sono perfetti e che anche gli altri avevano gli stessi problemi. E ora? Di sicuro il surriscaldamento, benché riscontrato e incontrovertibile, non è così grave da destare problemi importanti. Non interviene nemmeno il sistema di sicurezza per proteggere il device in caso di temperature estreme.
Insomma, seguendo la risposta data da Apple a AllThingsDigital, il problema del nuovo iPad non è altro che una conseguenza fisiologica di un apparecchio dalla grande potenza e in quanto tale con un’attività più importante rispetto alle versioni precedenti. 33.6 gradi, in effetti, sono un dato ancora tollerabile, ma in che condizioni sarà il tablet dopo un uso di mesi e mesi con temperature più alte del passato?